Il vescovo di Pagadian chiede di pregare per padre Sinnott, rapito nel sud delle Filippine
Mons. Emmanuel Cabajar, vescovo di Pagadian ha ribadito all’agenzia Fide le proprie
preoccupazioni per le condizioni di salute di padre Michale Sinnott, rapito lo scorso
11 ottobre nel sud delle Filippine. “Attendiamo con ansia – afferma il presule – di
stabilire un contatto con i rapitori. Urge consegnargli le medicine di cui ha bisogno
per la vita. Chiediamo la preghiera di tutti i fedeli del mondo e l’aiuto degli uomini
di buona volontà”. “Sappiamo – aggiunge il vescovo – che il Santo Padre ci è vicino
e prega per padre Sinnott”. Mons. Emmanuel Cabajar sottolinea anche che “circolano
numerose informazioni contraddittorie, tutte da verificare”. L’obiettivo – spiega
il vescovo – è di salvare la vita del missionario ma anche quella dei suoi sequestratori.
Attualmente sono in corso le operazioni di ricerca alle quali parteciperebbero, secondo
fonti locali, anche uomini del Fronte di liberazione islamico Moro che ha nuovamente
smentito le voci di un suo coinvolgimento nel rapimento. In base alle ricostruzioni
fornite alla Misna dai suoi confratelli, padre Sinnott è stato rapito da un gruppo
di sei uomini armati a poche decine di metri dall’ingresso della casa dei padri colombani
di Pagadian. (A.L.)