2009-10-20 14:55:45

Al Simposio per l'ecumenismo e l'ambiente, in corso a Memphis, in primo piano l'eredità spirituale di Martin Luther King


Prosegue la tappa a Memphis, in Tennessee, dei partecipanti al Simposio di Religione, Scienza e Ambiente. I lavori scientifici del convegno, dedicato quest’anno al Mississippi, si apriranno domani a New Orleans, alla presenza del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I. Ma intanto i delegati hanno potuto visitare il Museo nazionale dei diritti civili, dedicato a Martin Luther King. Da Memphis, il servizio della nostra inviata, Giada Aquilino:RealAudioMP3



Sono passati 41 anni dal quel 4 aprile 1968, ma il tempo sembra essersi fermato al Museo nazionale dei diritti civili a Memphis, sorto nel luogo esatto dell’assassinio di Martin Luther King, il leader del movimento per i diritti dei neri d’America e simbolo dell’impegno pacifista negli Stati Uniti e nel mondo. I partecipanti al Simposio di Religione Scienza e Ambiente hanno infatti visitato il Lorraine Motel, uno dei pochi alberghi in quegli anni ad ospitare anche afroamericani. Lì il reverendo King alloggiava. Poi, a togliergli la vita, sulla terrazza della stanza 306, fu una pallottola sparata da una finestra non lontana. A Memphis, in quei giorni erano in sciopero gli operatori dell’immondizia. Dopo la morte di due di loro in un incidente sul lavoro, chiedevano maggiori diritti, più sicurezza, in sintesi: il rispetto delle loro dignità. E Martin Luther King era venuto in città proprio per ribadire il suo credo in una giustizia sociale che fosse, senza distinzioni, giustizia per tutti. Intanto, nel resto degli Stati Uniti, erano gli anni delle proteste contro la guerra in Vietnam, delle contestazioni nei campus, delle rivolte nei ghetti urbani. Al Museo, risuonano forti la voce del leader del movimento per i diritti civili e il suo “I have a dream”. A fare da guida ai partecipanti al Simposio è stato un ospite d’eccezione, il reverendo Billy Kyles, che la sera dell’assassinio era accanto a Martin Luther King ed oggi è l’unico testimone di quanto successe. In lui rivive il ricordo di quell’uomo che sognava nuovi cammini per bianchi e neri, perché – sono parole dello stesso Martin Luther King – “potremo lavorare insieme, pregare insieme, lottare insieme, sapendo che un giorno saremo liberi”.








All the contents on this site are copyrighted ©.