2009-10-18 11:15:55

Benin: progetto per le registrazioni anagrafiche di 6 mila bambini


Bambini senza nome. O, meglio, con un nome che vale solo per i genitori e gli amici. Per lo Stato, invece, quei bambini non esistono perché alla nascita nessuno li ha registrati all’anagrafe. Così, quando vogliono iscriversi a scuola le cose non sono affatto facili. Come accade in vaste aree del mondo, anche in Benin, Paese africano tra i più poveri del pianeta, la mancata iscrizione all’anagrafe impedisce a migliaia di bambini di andare a scuola o all’ospedale. Ecco perché la fondazione Regard d’amour, insieme all’organizzazione di cooperazione Intervita, ha lanciato un progetto di cooperazione che parte proprio da questo: garantire a 6 mila bambini sotto i 10 anni la registrazione e fare capire alle famiglie che quando nasce un figlio, iscriverlo agli uffici dell’anagrafe è fondamentale per il suo futuro. Il progetto però non finisce qui: grazie al sistema delle adozioni a distanza, a 500 bambini delle famiglie più povere saranno pagate l’iscrizione a scuola e la fornitura di libri e quaderni. Non solo: nelle scuole di tre villaggi saranno allestite infermerie che garantiranno cure mediche a 8 mila bambini. Claire Houngan Ayemonna è stata Ministro della Famiglia e oggi è un alto magistrato della Corte di appello e presiede la Fondazione Regard d’Amour, che cerca di migliorare le condizioni di vita dell’infanzia. Del resto, lei stessa ha alle spalle una storia di povertà: “Mia madre è cresciuta con il rimpianto di non aver potuto studiare – spiega sulle pagine di Avvenire -. A 14 anni abbandonò il lavoro nei campi e si improvvisò commerciante. Rivendeva nei villaggi i prodotti alimentari che acquistava in città. Poi incontrò mio padre, che aveva molte altre mogli e tantissimi figli. Per mio padre, io e i miei 7 fratelli, non dovevamo studiare, l’istruzione era un lusso, ma mia madre si impuntò. Dovette pagare lei tutte le spese; è grazie al suo sacrificio che io ho potuto diventare magistrato. È per questo che sono convinta che solo l’istruzione può fare uscire le persone dalla povertà”. Nella lista dei 177 Paesi del mondo, classificati in base alla ricchezza, il Benin si trova al 163.mo posto. La vita media arriva a malapena a 57 anni e ogni 100 bambini che nascono, 15 moriranno prima dei 5 anni. (V.V.)








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