Nigeria: la Chiesa rilancia l’impegno nelle nuove forme di mass-media
La chiesa nigeriana raccoglie la sfida dei nuovi strumenti mediatici: la formazione
dei futuri sacerdoti sarà integrata da una serie di studi di scienze della comunicazione
che forniranno ai religiosi le capacità per utilizzare al meglio le potenzialità dei
Social Networking. Per questo motivo la direzione delle Comunicazioni Sociali del
Segretariato Cattolico della Nigeria ha organizzato una serie di laboratori per la
formazione degli animatori a livello provinciale. Mons. Emmanuel Badejo, vescovo coadiutore
di Oyo e presidente dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale
della Nigeria, ha incontrato gli animatori selezionati, a Lagos il 28 settembre scorso.
Secondo quanto riferisce la Fides, il vescovo si è augurato che i partecipanti al
seminario siano in grado di discernere tra i molteplici aspetti della realtà attuale,
di affrontare la crisi di identità che tormenta spesso coloro che si dedicano ai nuovi
media, di individuare la complessità del moderno uso del linguaggio. Mons. Badejo
ha poi sottolineato l'importanza di acquisire un livello minimo di competenze nelle
tecnologie dell'informazione, facendo fronte alla moderna forma di analfabetismo tecnologico,
ma ha anche rimarcato che occorre essere consapevoli della pervasiva cultura della
rete che consuma informazione e ne è allo stesso tempo produttore. Una situazione
che richiede, secondo mons. Badejo, una riflessione critica al fine di studiare una
nuova etica dei media e una teologia della comunicazione. Il 14 novembre è previsto
l’inizio di un workshop, nella provincia di Owerri, presso il Seminario “Sede della
Sapienza”, incentrato su come le infrastrutture per le telecomunicazioni possono aiutare
la formazione in seminario, sull'importanza dei nuovi mezzi di comunicazione audiovisivi
nei processi di apprendimento e insegnamento, sui principi umani e africani della
comunicazione e sull’etica dei mezzi di comunicazione. (M.G.)