2009-10-17 12:28:36

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


In questa 29.ma Domenica del Tempo Ordinario la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui gli apostoli Giacomo e Giovanni chiedono a Gesù di concedergli di sedere, nella sua gloria, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. La richiesta provoca l’indignazione degli altri discepoli. Ma Gesù dice:

«Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore».

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Dogmatica alla Pontificia Università Lateranense:RealAudioMP3

Per intendere quel che Gesù dice per inibire alla radice il fermento della controversia furibonda insorta tra i suoi, è necessario tornare al punto in cui tale fermento aveva iniziato a lievitare la pasta della umanità dell'uomo.

 
Con la violazione della "prima Alleanza" (cf. Os 6,7) l'uomo, corrompendo per parte sua il buon legame col Creatore, aveva provocato, come conseguenza nefasta, una corruzione della qualità della relazione tra gli uomini. Una volta rescisso il rapporto con Dio, gli uomini sono abbandonati alle relazioni tra loro come relazioni assolute. Di qui nasce la prepotenza, il tentativo di reciproco predominio, il conflitto come modalità ordinaria di relazione con l'altro, l'aggressività, la violenza, la sopraffazione, in una parola, la guerra, che a volte si placa trasformandosi in tregua armata.

 
Gesù dice: «Tra voi, però, non è così!»
Quelli che sono in comunione con Lui, col Figlio di Dio, non vivono più il rapporto con gli altri uomini come assoluto, totale e quindi totalitario e divengono capaci, come Lui e in Lui, di servire. Il servizio, in Cristo, spezza la dialettica perversa servo/padrone, dominatore/dominato.

 
Egli fa questo riaprendo la via al «Padre che è nei Cieli».
Nella storia quelli che hanno voluto assolutizzare la fratellanza (siamo tutti fratelli, siamo tutti uguali) facendo fuori Dio, il Padre, hanno posto le premesse di un dissidio ancora più grave, hanno posto le premesse del terrore. «Tra voi, però, non è così!» Riaprendo la via al Padre Gesù pone l'inizio di una umanità nuova.







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