2009-10-17 19:49:02

Colera, fame e Aids continuano a flagellare lo Zimbabwe


In uno Zimbabwe flagellato da colera, Aids e fame, la Chiesa cattolica è rimasta l'unico punto di riferimento. “Lo Zimbabwe si trova in condizioni critiche – ha spiegato a “L'Osservatore Romano” il nunzio apostolico nel Paese, l'arcivescovo George Kocherry. “Gli ospedali pubblici sono al collasso e le uniche strutture sanitarie in grado di assistere i malati e i loro familiari sono quelli gestiti dai missionari e dalle religiose. Il Papa, attraverso 'Cor Unum', mi ha inviato ottantamila dollari statunitensi come gesto della Sua solidarietà paterna verso una popolazione sofferente”. “La nunziatura apostolica – ha aggiunto – si è accordata con Caritas Zimbabwe per portare nel nostro Paese generi alimentari da distribuire alle famiglie attraverso le parrocchie. Quando il colera ha colpito il nostro Paese, il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute mi aveva inviato diecimila dollari statunitensi per l'acquisto delle medicine”. Circa la metà degli oltre 11 milioni di abitanti dello Zimbabwe rischia di morire di fame. Il colera – ricorda l’agenzia Zenit - ha ormai provocato 75.000 vittime e la mancanza di farmaci antiretrovirali aggrava l'incidenza dell'Aids, che devasta la popolazione, per quasi il 25% sieropositiva. In questa drammatica situazione, la Chiesa è l'unica ancora di salvezza per milioni di persone. Caritas Internationalis assiste direttamente oltre un milione di persone fornendo cibo, mentre altri progetti umanitari facenti capo alla Caritas coinvolgono più di tre milioni di abitanti. (A.L.)








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