2009-10-16 16:18:47

Pranzo a Roma per rifugiati politici, ex detenuti e senza fissa dimora in ricordo di don Di Liegro


Cannelloni ai formaggi magri gratinati al pesto, scrigni di melanzane con tagliolini al pomodoro e basilico e per secondo medaglioncini di manzo con patate sabbiate e ciuffetti di fagiolini. E per finire, gelato di crema con macedonia di frutta. E’ il menu per i 300 invitati al pranzo, svoltosi martedì scorso alla Sala della Protomoteca in Campidoglio, organizzato dall'amministrazione comunale romana in memoria di don Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas diocesana di Roma, morto il 12 ottobre 1997. Tra gli invitati, rifugiati politici, ex detenuti, persone senza fissa dimora, immigrati, mamme sole con bambini, malati di Aids, sono stati i protagonisti del pranzo che non solo ha voluto ricordare don Di Liegro, ma anche rendere vive le sue intuizioni attraverso gesti concreti verso chi ha il volto spento e il cuore rinchiuso su sé stesso. Come diceva spesso il fondatore della Caritas romana, infatti, “la solidarietà non è compassione, ma nasce dall'analisi della complessità sociale, dai guasti del sistema sociale disordinato, dal degrado morale e culturale provocato dalla legge del più forte, dalla carenza di etica collettiva”. E le prime vittime di un mondo privo di cooperazione e pace sono i migranti. Al pranzo – riferisce Romasette, settimanale di informazione della diocesi di Roma- hanno partecipato anche molti minori provenienti dal Centro di pronto intervento minori. (A.L.)







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