Il Consiglio dei diritti umani dell'Onu approva il rapporto che accusa Israele e Hamas
di crimini di guerra a Gaza
A Ginevra, il Consiglio dei diritti umani dell’Onu, riunito in seduta straordinaria,
ha approvato il rapporto Goldstone che accusa Israele e i fondamentalisti di Hamas
di crimini di guerra avvenuti durante il conflitto di Gaza. E' stata rinviata intanto
a data da destinarsi la firma dell’accordo di riconciliazione tra fazioni palestinesi,
messo a punto grazie alla mediazione dell’Egitto. Lo hanno reso noto fonti del Cairo.
Ieri Al Fatah aveva consegnato agli intermediari egiziani il documento firmato mentre
Hamas aveva chiesto tempo per esaminarlo.
Afghanistan Si prospetta
un ballottaggio in Afghanistan tra l’attuale presidente Karzai e l’ex ministro degli
Esteri Abdullah. A renderlo noto l’ambasciatore afghano all’Onu, Tayeb Jawad. Si attende
un annuncio ufficiale. Entro oggi, intanto, si concluderà il riconteggio delle schede
votate nelle elezioni presidenziali del 20 agosto scorso. I controlli della Commissione,
secondo alcune fonti, avrebbero ridotto il vantaggio di Karzai, ora al 47% contro
il 54,6% conquistato inizialmente. Intanto sul terreno imperversa la violenza: 4 soldati
americani della Nato sono morti per l’esplosione di una bomba artigianale nel sud
dell’Afganistan. All’indomani della smentita da parte del governo italiano, il quotidiano
britannico Times è tornato a ribadire che i servizi segreti di Roma pagarono i talebani
per evitare attacchi nelle zone di loro competenza. Lo confermerebbero un comandante
dei ribelli e due alti funzionari del governo di Kabul.
Iraq-attentato Violenza
in Iraq. Sono 12 le vittime di un attacco kamikaze avvenuto nei pressi di una moschea
sunnita nella provincia di Niniveh. Oltre 40 le persone che sono rimaste ferite.
Iran-Khamenei Resta
l’incertezza sulla sorte della Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei.
Ieri il giornalista americano Michael Ledeen, citando “fonti eccellenti”, ne aveva
annunciato la morte a causa di un collasso. Teheran non ha smentito ma le ambasciate
iraniane in Armenia, Georgia e in Libano hanno fatto sapere di non avere alcuna notizia
in merito. Intanto sul web, sostenitori di Ali Khamenei hanno smentito le voci circolate
sostenendo che proprio l’ayatollah si sarebbe presentato mercoledì scorso ad una funzione
religiosa.
Onu-membri non permanenti Per la prima volta, a partire
da primo gennaio prossimo, la Bosnia-Erzegovina siederà al Consiglio di Sicurezza
dell’Onu in qualità di membro non permanente. Ieri l’annuncio da parte dell’Assemblea
Generale. Dopo più di 50 anni, tra i cinque membri, è stato scelto il Libano accanto
a Brasile, Gabon e Nigeria. Questi ultimi prenderanno il posto di Costarica, Libia,
Uganda, Vietnam e Croazia che termineranno il loro mandato a fine anno.
Italia-giustizia Il
premier Berlusconi, da Sofia dove era in visita, ha rilanciato l’idea di una riforma
della giustizia attraverso la rivisitazione della Carta Costituzionale e anche con
un referendum popolare. Una riforma – ha aggiunto – che realizzi una democrazia vera,
“non soggetta al potere di un ordine che non ha legittimazione elettorale”. In proposito
il presidente della Camera Fini ha auspicato riforme condivise con l’opposizione.
Romania E’
ancora crisi politica in Romania. All’opposizione non piace la designazione, da parte
del presidente Basescu, dell’economista Lucian Croitoru come nuovo primo ministro.
Un incarico resosi necessario dopo la caduta del governo di Boc. Croitoru avrà 10
giorni di tempo per formare un nuovo esecutivo.
Elezioni in Botswana Giornata
di elezioni parlamentari oggi in Botswana. Gli oltre 700 mila elettori sono chiamati
a rinnovare i 57 seggi dell'Assemblea Nazionale. Sulla carta è largamente favorito
il partito democratico del presidente Khama, da 43 anni alla guida del piccolo Paese
africano che è il maggiore produttore di diamanti al mondo.
Gabon Il
Gabon da oggi ha un nuovo presidente. Nel corso di una cerimonia a Libreville ha giurato
Ali Bongo Ondimba, figlio di Omar morto a giugno scorso dopo aver governato per 41
anni. Solo qualche giorno fa, la Corte costituzionale aveva confermato la sua vittoria
nelle elezioni di agosto, contestate dall’opposizione che aveva parlato di brogli
nel conteggio delle schede.
Nigeria-Mend Il Mend, Movimento per l’indipendenza
del Delta del Niger, ha annunciato che è sospeso il cessate-il-fuoco decretato circa
tre mesi fa. Gli insorti hanno anche aggiunto che riprenderanno gli attacchi contro
le installazioni petrolifere e l’esercito nigeriano. (Panoramica internazionale
a cura di Benedetta Capelli)
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