2009-10-16 16:04:26

Il Consiglio dei diritti umani dell'Onu approva il rapporto che accusa Israele e Hamas di crimini di guerra a Gaza


A Ginevra, il Consiglio dei diritti umani dell’Onu, riunito in seduta straordinaria, ha approvato il rapporto Goldstone che accusa Israele e i fondamentalisti di Hamas di crimini di guerra avvenuti durante il conflitto di Gaza. E' stata rinviata intanto a data da destinarsi la firma dell’accordo di riconciliazione tra fazioni palestinesi, messo a punto grazie alla mediazione dell’Egitto. Lo hanno reso noto fonti del Cairo. Ieri Al Fatah aveva consegnato agli intermediari egiziani il documento firmato mentre Hamas aveva chiesto tempo per esaminarlo.

Afghanistan
Si prospetta un ballottaggio in Afghanistan tra l’attuale presidente Karzai e l’ex ministro degli Esteri Abdullah. A renderlo noto l’ambasciatore afghano all’Onu, Tayeb Jawad. Si attende un annuncio ufficiale. Entro oggi, intanto, si concluderà il riconteggio delle schede votate nelle elezioni presidenziali del 20 agosto scorso. I controlli della Commissione, secondo alcune fonti, avrebbero ridotto il vantaggio di Karzai, ora al 47% contro il 54,6% conquistato inizialmente. Intanto sul terreno imperversa la violenza: 4 soldati americani della Nato sono morti per l’esplosione di una bomba artigianale nel sud dell’Afganistan. All’indomani della smentita da parte del governo italiano, il quotidiano britannico Times è tornato a ribadire che i servizi segreti di Roma pagarono i talebani per evitare attacchi nelle zone di loro competenza. Lo confermerebbero un comandante dei ribelli e due alti funzionari del governo di Kabul.

Iraq-attentato
Violenza in Iraq. Sono 12 le vittime di un attacco kamikaze avvenuto nei pressi di una moschea sunnita nella provincia di Niniveh. Oltre 40 le persone che sono rimaste ferite.

Iran-Khamenei
Resta l’incertezza sulla sorte della Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. Ieri il giornalista americano Michael Ledeen, citando “fonti eccellenti”, ne aveva annunciato la morte a causa di un collasso. Teheran non ha smentito ma le ambasciate iraniane in Armenia, Georgia e in Libano hanno fatto sapere di non avere alcuna notizia in merito. Intanto sul web, sostenitori di Ali Khamenei hanno smentito le voci circolate sostenendo che proprio l’ayatollah si sarebbe presentato mercoledì scorso ad una funzione religiosa.

Onu-membri non permanenti
Per la prima volta, a partire da primo gennaio prossimo, la Bosnia-Erzegovina siederà al Consiglio di Sicurezza dell’Onu in qualità di membro non permanente. Ieri l’annuncio da parte dell’Assemblea Generale. Dopo più di 50 anni, tra i cinque membri, è stato scelto il Libano accanto a Brasile, Gabon e Nigeria. Questi ultimi prenderanno il posto di Costarica, Libia, Uganda, Vietnam e Croazia che termineranno il loro mandato a fine anno.

Italia-giustizia
Il premier Berlusconi, da Sofia dove era in visita, ha rilanciato l’idea di una riforma della giustizia attraverso la rivisitazione della Carta Costituzionale e anche con un referendum popolare. Una riforma – ha aggiunto – che realizzi una democrazia vera, “non soggetta al potere di un ordine che non ha legittimazione elettorale”. In proposito il presidente della Camera Fini ha auspicato riforme condivise con l’opposizione.

Romania
E’ ancora crisi politica in Romania. All’opposizione non piace la designazione, da parte del presidente Basescu, dell’economista Lucian Croitoru come nuovo primo ministro. Un incarico resosi necessario dopo la caduta del governo di Boc. Croitoru avrà 10 giorni di tempo per formare un nuovo esecutivo.

Elezioni in Botswana
Giornata di elezioni parlamentari oggi in Botswana. Gli oltre 700 mila elettori sono chiamati a rinnovare i 57 seggi dell'Assemblea Nazionale. Sulla carta è largamente favorito il partito democratico del presidente Khama, da 43 anni alla guida del piccolo Paese africano che è il maggiore produttore di diamanti al mondo.

Gabon
Il Gabon da oggi ha un nuovo presidente. Nel corso di una cerimonia a Libreville ha giurato Ali Bongo Ondimba, figlio di Omar morto a giugno scorso dopo aver governato per 41 anni. Solo qualche giorno fa, la Corte costituzionale aveva confermato la sua vittoria nelle elezioni di agosto, contestate dall’opposizione che aveva parlato di brogli nel conteggio delle schede.

Nigeria-Mend
Il Mend, Movimento per l’indipendenza del Delta del Niger, ha annunciato che è sospeso il cessate-il-fuoco decretato circa tre mesi fa. Gli insorti hanno anche aggiunto che riprenderanno gli attacchi contro le installazioni petrolifere e l’esercito nigeriano. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 289
 
E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.