2009-10-16 16:19:30

Congresso Missionario dell’India. La testimonianza di mons. Barwa: i missionari mi hanno salvato


Testimonianze e racconti di vite trasformate dal messaggio evangelico hanno arricchito la seconda giornata del primo Congresso Missionario dell’India. Particolarmente toccante è stato l’intervento di mons. John Barwa, vescovo coadiutore di Rourkela e zio di suor Meena, violentata durante il drammatico periodo delle persecuzioni anticristiane compiute nel Kandhamal: “Ogni volta che suor Meena deve partecipare ad una identificazione dei colpevoli dell’aggressione soffre. Ma ora questo dolore ha assunto una dimensione salvifica perché per lei è diventato un modo di partecipare alla Passione di Cristo”. Mons. Barwa ha poi sottolineato che l’opera missionaria tra i tribali è l’unica ancora di salvezza per migliaia di persone. “Io stesso – ha detto il presule - sono un tribale e ho un doppio debito di gratitudine verso i missionari cristiani che hanno liberato la mia vita”. “Mi hanno liberato dandomi un’educazione, facendomi conoscere cosa sia la dignità di ogni persona umana”. “Se oggi sono un vescovo – ha aggiunto mons. Barwa - lo devo ai missionari cristiani che ci hanno portati fuori dalla giungla e ci hanno rivestito di una dignità che non conoscevamo”. “Noi tribali – ha concluso il vescovo le cui parole sono state riprese dall’agenzia Asia News - siamo gente della foresta, che vive in aree sperdute, attaccati alla nostra terra e al culto degli spiriti a cui chiediamo di proteggerci”. “Questa devozione è una schiavitù da cui i missionari cristiani mi hanno salvato facendomi conoscere l’unico vero Dio e vivere l’esperienza della luce che Gesù irradia nel mondo”. (A.L.)







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