Intervento di Suor Bédour Antoun (Irini) SHENOUDA, Madre Provinciale delle Suore di
Nostra Signora degli Apostoli (EGITTO), Uditrice
Rev.da Suora Bédour Antoun (Irini) SHENOUDA, N.D.A., Madre Provinciale delle Suore
di Nostra Signora degli Apostoli, Il Cairo (EGITTO)
Ruolo di guide spirituali
e di animatrici: le nostre comunità interculturali e la vita comunitaria fanno di
noi dei testimoni di comunione e di amore, in un mondo frammentato. Ruolo nell’educazione
e nello sviluppo sociale: una testimonianza della verità del messaggio evangelico
e della sincerità dei cristiani nella loro fede. Un’attenzione speciale ai poveri,
agli emigrati che sono terreno favorevole per la conversione all’islam... Ruolo
di sostegno ai cristiani nell’approfondimento dello spirito di appartenenza alla patria, Dialogo
interreligioso in tutte le sue forme: il dialogo di vita, il dialogo nella vita, un
dialogo popolare e quotidiano. Il dialogo d’azione, attraverso il quale i cristiani
collaborano con i fratelli e le sorelle per lo sviluppo integrale e la liberazione
delle persone. Il dialogo delle esperienze religiose, osare ammettere la propria
fede e osare riconoscere i valori religiosi dell’altro che ha una fede diversa. Qualunque
sia il cammino già percorso e i “risultati” delle nostre attività apostoliche, siamo
invitati a progredire sempre e ad affrontare alcune sfide: Nella prospettiva della
fede e della riconciliazione, è urgente intensificare la formazione religiosa delle
giovani suore per vivere intensamente queste forme di dialogo, l’ascolto, la collaborazione,
i contatti e la sfida della differenza e dello sviluppo che consentono uno sguardo
benevolo e un’apertura dello spirito nonché un approccio all’islam come religione,
fede, credo e non come nemici, aggressori o terroristi. Se vogliamo che il fanatismo
diminuisca, facciamo lavorare assieme musulmani e cristiani. La vera sfida da rilevare
per il futuro è rappresentata dall’ignoranza, dalla miseria e dall’ingiustizia, terreno
fertile per la violenza e l’estremismo. Scaturisce dal profondo della nostra natura
di donne, trovare una risposta creativa e piena di compassione alle nuove situazioni
di sofferenza, di esclusione, di povertà e di emarginazione, soprattutto nelle grandi
città. Accogliere ma anche dedicare del tempo ad “andare verso di loro”.