2009-10-15 12:14:37

Intervento di Don Joaquín ALLIENDE, Presidente dell’Associazione Internazionale “Kirche in Not”, Germania, Uditore


Don Joaquín ALLIENDE, Presidente dell’Associazione Internazionale “Kirche in Not”, Germania (CILE)
Intervento consegnato per iscritto ma non pronunciato in Aula.

L’incarnazione del Verbo non è solo il contenuto del nostro messaggio ma anche il metodo della nostra azione. Sappiamo che l’etimologia greca della parola “metodo” vuol dire cammino per andare allo scopo. È nota, del resto, la capacità incarnazionale della cultura africana. Io provengo da una cultura non puramente europea. Vengo dall’America Latina e appartengo al Movimento mariano di Schoenstatt fondato da un sacerdote profetico che ha portato nella Chiesa una pedagogia della libertà per la maturità cristiana. Ero rettore del Santuario Nazionale del Cile, la mia patria, dedicato alla Madonna. Tutto questo mi ha permesso di sperimentare in maniera concreta questo metodo dell’incarnazione. Oso presentarvi, rispettosamente, tre riflessioni.
La tradizione mariana della Chiesa è un tesoro prezioso che dobbiamo avere a cuore e far crescere. Non è una realtà che esiste così come un oggetto, come un fatto naturale. La presenza femminile di Maria è necessaria per trovare la giusta sintesi tra la fede rivelata e la ricchezza affettiva dell’uomo e della donna. Possiede un carisma pedagogico per stabilire la relazione tra la fede rivelata e la vita esistenziale, tra persone e comunità, fra la costruzione della Chiesa e la fraternità solidale nel mondo e nella cultura.
Lo Spirito Santo ha portato alla santità numerosi battezzati dell’Africa. Si tratta di storie d’amore commoventi che dovrebbero diventare segni e forza missionari. Molti di essi potrebbero essere beatificati e canonizzati. Vi sono casi di una esemplarità eccezionale sui quali potremmo concentrare i nostri sforzi. Pensiamo alla meravigliosa storia della testimonianza di riconciliazione dei martiri del Seminario di Buta, in Burundi. Da un punto di vista più generale, sarebbe forse utile preparare un manuale per le beatificazioni in Africa.
Nella tradizione viva della Chiesa, i santuari sono uno spazio privilegiato di evangelizzazione e di santità. Anche le religioni naturali e l’islam hanno dei luoghi sacri. Per noi, il Verbo incarnato ha santificato i tempi e la terra. Da parte sua, la Chiesa ha il tempo liturgico e il luogo del tempio. La storia della pastorale ci dice che nel corso dei secoli i metodi dell’incarnazione hanno avuto nei santuari dei centri di creatività audace per evangelizzare e santificare il popolo.







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