Intervento del Prof. Gustave LUNJIWIRE-NTAKO-NNANVUME, Segretario internazionale Mouvement
d’Action Catholique Xavéri (RDC), Uditore
Prof. Gustave LUNJIWIRE-NTAKO-NNANVUME, Segretario internazionale Mouvement d’Action
Catholique Xavéri (MAC Xavéri), ha incarichi di responsabilità per il laicato nella
Regione di Kivu (REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO)
Una rapida panoramica oggettiva
sull’Africa attuale ci mostra che il 60%-70% della popolazione africana ha meno di
30 anni. Questa gioventù è in difficoltà. Benché africani, i giovani sono maggiormente
attratti da stili di vita, comportamenti, valori e idee ispirati al mondo occidentale. Generalmente
conducono una vita priva di ideali e di speranza in un futuro certo. Coloro che hanno
l’opportunità di studiare lo fanno senza l’aspettativa di un posto di lavoro a breve
o a medio termine. Ne consegue una disoccupazione sistematica e una dispersione
della gioventù caratterizzata dall’ingaggio nei gruppi armati, la fuga di cervelli
e l’immigrazione clandestina, la delinquenza giovanile di tutti i tipi, la tossicodipendenza,
la prostituzione ecc. La sproporzione tra le infrastrutture educative e l’evoluzione
demografica ha effetti negativi sulla formazione qualificata dei giovani con tutte
le conseguenze che ciò comporta a ogni livello. Moralmente vulnerabili, attraverso
di loro passano le nuove ideologie, le sette, l’omosessualità, la tossicodipendenza,
il traffico di esseri umani, il reclutamento dei mercenari e dei ribelli armati. Futuri
dirigenti delle istituzioni governative ed ecclesiali, i giovani non godono di un’attenzione
e un sostegno proporzionati al loro peso demografico. La sostenibilità della riconciliazione,
della giustizia e della pace in Africa, potrebbe avere come protagonisti i giovani
e i movimenti d’azione cattolica, come il Movimento Xaveri. Questa missione da
affidare loro richiede la formazione permanente dei dirigenti. Inoltre occorrerebbe
promuovere l’inculturazione, favorire e sostenere gli incontri dei giovani e dei membri
dei movimenti di diversi paesi e di diverse regioni, per offrire loro occasioni di
scambio di esperienze di pace e di giustizia, affinché siano promotori della convivenza
pacifica, agenti di Evangelizzazione, testimoni della loro fede nel contesto africano
attuale, amando la propria cultura e riferendosi ad essa per la trasmissione del Messaggio
e lo sviluppo.