2009-10-15 15:23:07

Aperto il primo Congresso Missionario della Chiesa indiana


“La Chiesa esiste per evangelizzare, essere cristiani significa essere missionari e questo compito non riguarda solo i religiosi e le religiose , ma anche il laici perché la vera missione avviene quando il messaggero diviene messaggio”. Così si è espresso mons. Thomas Dabre, vescovo di Pune, nella sua relazione di apertura del primo Congresso missionario della Chiesa indiana, apertosi ieri a Mumbai sul tema: "Lasciate brillare la vostra luce” e che si concluderà il 18 ottobre. In un grande clima di festa i partecipanti sono stati accolti da una suggestiva scenografia creata con la luce di centinaia di lampade e con canti devozionali della tradizione cristiana dell’ Iindia. Oltre 1500 i rappresentanti della Chiesa indiana convenuti dalle 160 diocesi del Paese per essere testimoni della ricchezza della storia del cristianesimo in India e del suo impegno missionario lungo i secoli. Mons. Dabre - riferisce l'agenzia AsiaNews - ha ricordato anche la testimonianza offerta a tutto il mondo dai cristiani dell’Orissa e di altre parti dell’India che hanno pagato con la vita la loro fede a Cristo. Numerosi sono stati i messaggi di augurio arrivati a Mumbai tra cui quello del cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli che ha ringraziato i partecipanti per il loro impegno alla diffusione del messaggio cristiano giunto in India 2000 anni fa. Secondo le parole del nunzio apostolico Pedro Lopez Quintana, “ la Chiesa indiana ha l’orgoglio di essere così antica, come la Chiesa di Roma, dal momento che è depositaria di una profonda tradizione cristiana e ha la responsabilità di fare in modo che la luce possa brillare con forza in tutto il Paese”. (G.C)







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