Aperto il primo Congresso Missionario della Chiesa indiana
“La Chiesa esiste per evangelizzare, essere cristiani significa essere missionari
e questo compito non riguarda solo i religiosi e le religiose , ma anche il laici
perché la vera missione avviene quando il messaggero diviene messaggio”. Così si è
espresso mons. Thomas Dabre, vescovo di Pune, nella sua relazione di apertura del
primo Congresso missionario della Chiesa indiana, apertosi ieri a Mumbai sul tema:
"Lasciate brillare la vostra luce” e che si concluderà il 18 ottobre. In un grande
clima di festa i partecipanti sono stati accolti da una suggestiva scenografia creata
con la luce di centinaia di lampade e con canti devozionali della tradizione cristiana
dell’ Iindia. Oltre 1500 i rappresentanti della Chiesa indiana convenuti dalle 160
diocesi del Paese per essere testimoni della ricchezza della storia del cristianesimo
in India e del suo impegno missionario lungo i secoli. Mons. Dabre - riferisce l'agenzia
AsiaNews - ha ricordato anche la testimonianza offerta a tutto il mondo dai cristiani
dell’Orissa e di altre parti dell’India che hanno pagato con la vita la loro fede
a Cristo. Numerosi sono stati i messaggi di augurio arrivati a Mumbai tra cui quello
del cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli
che ha ringraziato i partecipanti per il loro impegno alla diffusione del messaggio
cristiano giunto in India 2000 anni fa. Secondo le parole del nunzio apostolico Pedro
Lopez Quintana, “ la Chiesa indiana ha l’orgoglio di essere così antica, come la Chiesa
di Roma, dal momento che è depositaria di una profonda tradizione cristiana e ha la
responsabilità di fare in modo che la luce possa brillare con forza in tutto il Paese”.
(G.C)