2009-10-14 14:42:17

Mons. Migliore all'Onu: è la persona la più grande risorsa per lo sviluppo


Le molte sfide che sono di fronte alla comunità internazionale per raggiungere un più grande e sostenuto sviluppo economico e sociale: ne ha parlato l’arcivescovo Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu, nell’ambito dell’Assemblea delle Nazioni Unite in corso nel Palazzo di Vetro a New York. Il servizio di Roberta Gisotti.RealAudioMP3

Demografia, famiglia, promozione della donna, migrazioni, educazione, salute materna. Molte le questioni cruciali per il futuro dell’umanità poste da mons. Migliore, intervenuto nel dibattito sugli obiettivi raggiunti a seguito delle grandi Conferenze dell’Onu su temi economici e sociali, nel quindicesimo anniversario di quella svoltasi al Cairo su popolazione e sviluppo.

 
Se nel 1994 – ha ricordato il presule – l’impressione generale era che fosse imminente un’esplosione demografica che avrebbe ostacolato un “adeguato sviluppo economico globale”, oggi “vediamo che questa percezione era infondata”, se il calo demografico in molti Paesi sviluppati è stato tale da dover ora incoraggiare un incremento delle nascite per assicurare la crescita economica, e se molti Paesi in via di sviluppo stanno sviluppandosi più che in passato, minacciati più che dall’esplosione demografica dall’irresponsabile governo economico mondiale e locale. “Per quasi un secolo – ha osservato il rappresentante vaticano – vi sono stati tentativi di collegare la popolazione globale con il cibo, l’energia, le risorse naturali e le crisi ambientali. Tuttavia, al contrario – ha sottolineato – è stato costantemente dimostrato dall’ingegno umano e dall’abilità dei popoli a lavorare insieme che le persone sono la più grande risorsa del mondo”, così anche la famiglia – è stata riconosciuta dall’Onu - quale “elemento vitale di un maggiore sviluppo sociale ed economico”, chiamata a raccogliere le sfide dell’emancipazione femminile nel lavoro e a casa. E i governi sono stati interpellati a supportarla nelle proprie responsabilità e a contrastare lo sfruttamento sessuale ed economico delle donne e le discriminazioni di cui sono oggetto. E se la persona umana è al centro di ogni politica di sviluppo, lo sono anche i migranti, troppo spesso visti – ha stigmatizzato il presule - “come conseguenza inevitabile della globalizzazione” mentre “stereotipi negativi sui migranti sono usati per promuovere politiche che hanno un effetto disumanizzante e creano divisioni irresponsabili all’interno della famiglie".

 
Altro tema centrale quello dell’educazione per tutti, lo strumento più efficace - ha ribadito l’osservatore della Santa Sede - per un sviluppo economico, sociale e politico duraturo, e per promuovere l’equaglianza tra uomini e donne. Ha voluto infine mons. Migliore sgomberare il campo dall’equivoco di un’interpretazione della salute sessuale e riproduttiva che includa un diritto all’aborto: questo – ha denunciato mons. Migliore – “viola esplicitamente il linguaggio della Conferenza del Cairo, sfida le norme morali e giuridiche all’interno delle comunità e disperde gli sforzi per soddisfare i reali bisogni delle madri e dei bambini".







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