2009-10-14 13:07:43

Intervento di Mons. Camillus Archibong ETOKUDOH, Vescovo di Port Harcourt (NIGERIA)


S. E. R. Mons. Camillus Archibong ETOKUDOH, Vescovo di Port Harcourt (NIGERIA)



Tra i valori culturali africani compatibili con il messaggio evangelico vi sono il senso della sacralità della vita, il rispetto e la cura per gli anziani, la solidarietà e la coesistenza pacifica.

D’altra parte, tra le pratiche culturali che non sono compatibili con il messaggio del Vangelo vi sono le libagioni, il culto degli antenati, i sacrifici offerti a idoli e divinità nel corso di feste tradizionali, l’assunzione della dignità di capo, i matrimoni e i funerali tradizionali.

Queste pratiche culturali costituiscono degli ostacoli e delle sfide per la missione evangelizzatrice della Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace.

Purtroppo, come indicato nell’Instrumentum laboris (n. 95), nella Chiesa vi sono sacerdoti, uomini e donne consacrati e fedeli laici che talvolta danno il cattivo esempio con il loro coinvolgimento in pratiche occulte.

Chiedo dunque ai padri sinodali di dedicare attenzione alla formazione dei seminaristi, dei sacerdoti, degli uomini e delle donne consacrati e dei fedeli laici, di fare un buon uso dei sacramentali e della ricezione dei sacramenti.

Nella nostra diocesi rurale di Ikot Ekpena in Nigeria, è diventata consuetudine iniziare il nuovo anno con una Messa durante la quale si legge il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale della Pace. Al termine della celebrazione, tutti i capi tradizionali e le loro famiglie vengono benedette. Per svolgere il ministero presso i capi tradizionali non cattolici, sacerdoti e catechisti invitati alle feste e ai funerali tradizionali vengono incoraggiati ad accettare l’invito e ad utilizzarlo come mezzo di evangelizzazione. Grazie a questa iniziativa, alcuni seguaci della religione tradizionale africana sono stati convertiti alla fede cattolica.








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