2009-10-13 09:47:41

Intervento di Fr. André SENE, Responsabile della Pastorale della Salute nella diocesi di Thies (SENEGAL), Uditore


Fr. André SENE, O.H., Responsabile della Pastorale della Salute nella diocesi di Thies (SENEGAL)



La mancanza d’interesse della comunità internazionale e dei nostri paesi in particolare per la sorte, particolarmente dolorosa, di questi malati non può nascondere le prove evidenti che, secondo alcune grandi ricerche a livello mondiale sulla salute mentale, la prevalenza delle malattie mentali è molto elevata in numerosi paesi in via di sviluppo.

Fino a questo momento, per quanto mi è noto, non c’è nessun programma di finanziamento da parte delle organizzazioni internazionali o nazionali per la salute mentale.

Secondo l’OMS, le malattie mentali sono al terzo posto tra le malattie in termini di prevalenza e sono responsabili di un quarto delle invalidità.

Dove sono i malati mentali?

- Per le strade della maggior parte delle nostre città; è difficile percorrere le strade delle nostre città senza trovare un malato mentale.

- In qualche raro ospedale psichiatrico.

- Le culture africane, in generale, hanno ancora qualche difficoltà a eliminare la confusione: malato mentale uguale a posseduto. Spesso questi malati non vengono riconosciuti, sono motivo di vergogna per la famiglia e, nella maggior parte dei casi, vengono tenuti nascosti. Bisogna guarire le nostre culture da questa ignoranza.

Le gravi debolezze dell’Africa in questo ambito, certamente accentuate dalla povertà e dai conflitti, sfidano la Chiesa- Famiglia di Dio in Africa a inscrivere la dimensione socio-sanitaria nel suo programma di pratica della fede, per continuare a denunciare l’indifferenza dei nostri governi verso il rispetto e le cure da prestare ai malati mentali e alle persone tossicodipendenti.

Bisogna guarire i malati e curare le ferite di coloro che credono di aver perso tutto, ferite che purtroppo avranno bisogno di molto tempo per rimarginarsi. Ma serve soprattutto la prevenzione.








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