Intervento di Fr. André SENE, Responsabile della Pastorale della Salute nella diocesi
di Thies (SENEGAL), Uditore
Fr. André SENE, O.H., Responsabile della Pastorale della Salute nella diocesi di Thies
(SENEGAL)
La mancanza d’interesse della comunità internazionale e dei
nostri paesi in particolare per la sorte, particolarmente dolorosa, di questi malati
non può nascondere le prove evidenti che, secondo alcune grandi ricerche a livello
mondiale sulla salute mentale, la prevalenza delle malattie mentali è molto elevata
in numerosi paesi in via di sviluppo.
Fino a questo momento, per quanto mi
è noto, non c’è nessun programma di finanziamento da parte delle organizzazioni internazionali
o nazionali per la salute mentale.
Secondo l’OMS, le malattie mentali sono
al terzo posto tra le malattie in termini di prevalenza e sono responsabili di un
quarto delle invalidità.
Dove sono i malati mentali?
- Per le strade
della maggior parte delle nostre città; è difficile percorrere le strade delle nostre
città senza trovare un malato mentale.
- In qualche raro ospedale psichiatrico.
-
Le culture africane, in generale, hanno ancora qualche difficoltà a eliminare la confusione:
malato mentale uguale a posseduto. Spesso questi malati non vengono riconosciuti,
sono motivo di vergogna per la famiglia e, nella maggior parte dei casi, vengono tenuti
nascosti. Bisogna guarire le nostre culture da questa ignoranza.
Le gravi debolezze
dell’Africa in questo ambito, certamente accentuate dalla povertà e dai conflitti,
sfidano la Chiesa- Famiglia di Dio in Africa a inscrivere la dimensione socio-sanitaria
nel suo programma di pratica della fede, per continuare a denunciare l’indifferenza
dei nostri governi verso il rispetto e le cure da prestare ai malati mentali e alle
persone tossicodipendenti.
Bisogna guarire i malati e curare le ferite di coloro
che credono di aver perso tutto, ferite che purtroppo avranno bisogno di molto tempo
per rimarginarsi. Ma serve soprattutto la prevenzione.