2009-10-13 15:46:16

Incontro a Tunisi su "La religione e la cultura della pace"


La possibilità per le religioni di servire la cultura della pace, suppone che, nelle relazioni interpersonali si sviluppi una emulazione spirituale: è quanto ha detto la prof. Milena Santerini dell’università cattolica di Milano che ha preso parte a Tunisi al colloquio internazionale svoltosi nei giorni scorsi sul tema “La religione e la cultura della pace”. L’incontro è stato organizzato dall’Istituto superiore di teologia di Tunisi dell’università della Zitouna e dalla Fondazione tedesca Konrad Adenauer-Stiftung. Vi hanno preso parte studiosi provenienti da Francia, Egitto, Germania, Algeria, Svizzera ed Italia che hanno discusso di cultura della pace nel mondo e di religioni monoteiste. All’apertura dei lavori il ministro tunisino dell’Insegnamento superiore, della Ricerca scientifica e della Tecnologia Lazhar Bououni ha ricordato che la Tunisia ha sempre favorito la coesistenza intercomunitaria garantendo la libertà del culto, proteggendo i diritti degli individui di qualunque razza o religione e promuovendo l’uguaglianza. Iqbal Gharbi, dell’università della Zitouna ha parlato della pedagogia della pace cui rimandano i testi sacri delle diverse religioni soprattutto quando si riferiscono al tema del perdono. Per lo studioso l’educazione alla pace è transdisciplinare e suppone un risveglio alla coscienza universale. Il prof. Walter Lesch dell’università cattolica di Lovanio, ha sottolineato invece che le religioni monoteiste hanno comunque una certa vocazione alla cultura della pace. (T.C.)







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