Conferenza all’Angelicum sui 150 anni di evangelizzazione di Taiwan
“La Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (già ‘De Propaganda Fide’) e l’Evangelizzazione
di Taiwan”, “Storia, Politica e Missione nel contesto del secondo periodo dell’Evangelizzazione
di Taiwan”, “L’esperienza missionaria dei missionari verbiti, delle suore orsoline”…
sono alcuni degli argomenti trattati dai relatori durante la Conferenza intitolata
“The Taiwan Story: The Second Wave of Evangelization” che si è tenuta ieri pomeriggio
nell’aula minor della Pontificia Universitа San Tommaso d’Aquino (Angelicum) di Roma.
La Conferenza - riferisce l'agenzia Fides - è stata frutto della collaborazione dell’ambasciata
della Repubblica Cinese presso la Santa Sede con l’Università domenicana, per celebrare
il 150° anniversario dell’introduzione del cattolicesimo a Taiwan. I Domenicani sono
stati i protagonisti e i promotori dell’evangelizzazione di Taiwan, il loro cammino
missionario sull’isola coincide con la storia stessa dell’evangelizzazione di Taiwan,
con numerose brillanti figure di Domenicani che hanno dedicato la propria vita alla
gente dell’isola. Presenti alla conferenza anche tanti operatori religiosi che curano
la pastorale nelle comunità di lingua cinese, condividendo le esperienze più significative
sulle attività di evangelizzazione di Taiwan. Mons. Luis Clavell sulla “Congregazione
per l’Evangelizzazione dei Popoli e l’Evangelizzazione di Taiwan” nel suo intervento
ha rilevato che alla fine del XVII secolo “l’importanza della Cina era tale che venne
creata una Congregazione particolare, dentro lo stesso dicastero, incaricata di trattarne
i problemi con indipendenza di azione”. Inoltre ha ricordato che “sebbene l’inizio
del cattolicesimo a Taiwan risalga al 1626, per opera di padre Bartolomè Martìnez
ed altri cinque domenicani, il dicastero missionario comincia ad interessarsi della
missione nella Cina nella Congregazione dell’11 novembre 1625”. Oltre alle difficoltа
e ai problemi, mons. Clavell ha indicato anche i momenti più significativi del rapporto
tra la Congregazione di Propaganda Fide e Taiwan, concludendo con una nota di speranza:
“Possiamo dire che, dopo secoli di semina evangelica, ci sono segni di un'acquisita
maturità nella fede e di un promettente futuro”. (R.P.)