Apre domani la 61.ma Fiera del libro di Francoforte. Tra gli oltre settemila espositori
anche la Libreria Editrice Vaticana
Verrà inaugurata domani la 61.ma edizione della Fiera del Libro di Francoforte, che
resterà aperta fino a domenica 18 ottobre. L’ospite d’onore sarà la Cina. Più di settemila
gli espositori provenienti da tutto il mondo. I visitatori potranno sfogliare circa
380 mila libri. Sarà presente anche la Libreria Editrice Vaticana (Lev). Al direttore,
don Giuseppe Costa, Sergio Centofanti ha chiesto cosa offrirà la Lev
a questo importante appuntamento culturale:
R. - Offre
innanzitutto il magistero del Santo Padre che portiamo in tutte le Fiere. In particolare,
quest’anno, abbiamo aggiunto dei volumi che commentano l’Enciclica Caritas in
veritate, per esempio, oppure libri che partendo dal rinnovato interesse per i
Padri della Chiesa commentano i momenti liturgici della stessa vita ecclesiale. Portiamo
anche dei libri d’arte: l’ultimo volume, appena uscito, è di Timothy Verdon sull’arte
nella vita della Chiesa, che bene si inserisce in questa rinnovata attenzione alla
“Via Pulchritudinis”, la Via della bellezza, che ci viene richiamata continuamente
dal Santo Padre. Portiamo anche dei saggi, come “Introspezione medievale”, di padre
Samuele Sangalli, che è un bella riflessione sulle virtù di San Tommaso. Portiamo
due volumi di letteratura: “Maria nella letteratura d’Italia”, di Neria De Giovanni,
e “All'uscita dal tunnel” di Ferdinando Castelli, che diventa quasi un punto fermo
del rapporto tra letteratura e religione. Sempre nei libri d’arte, portiamo "Il Cenacolo
di Leonardo in Vaticano" e soprattutto alcuni volumi di eminenti cardinali: il primo,
del cardinale Sodano, “Per una Europa cristiana”, e il volume del cardinale Martino,
“Al servizio della giustizia e della libertà”, che raccoglie molti suoi discorsi -
è un volume di oltre 200 pagine - sulla sua attività. D. - Quello
di Francoforte è un appuntamento ormai tradizionale per la Lev. Che bilancio si può
fare degli ultimi anni? R. - Il bilancio è costantemente in
attivo, perché la Lev ha visto crescere attorno alla sua produzione l’interesse degli
editori e quindi, essendo la Fiera di Francoforte una Fiera di contratti e di contatti,
cioè si incontrano gli editori tra di loro e si pongono le premesse per scambiarsi
i diritti. In questi ultimi anni, noi abbiamo visto triplicare il contatto con questi
editori e di conseguenza anche i contratti stessi. Questo significa maggiore diffusione
del magistero del Santo Padre e maggiore crescita della Lev. D.
- Cosa si aspetta quest’anno dalla Fiera di Francoforte? Qual è il suo augurio? R.
- Più che un augurio è una certezza che speriamo di concretizzare. Noi abbiamo già
in calendario l’incontro con una cinquantina di editori ai quali offriremo i nostri
prodotti e dai quali riceveremo certamente risposte positive. Certo, si va ad una
Fiera come ad una competizione: il nostro desiderio è di allargare il più possibile
il mandato che abbiamo come editrice, cioè di diffondere il magistero del Santo Padre
e della Santa Sede. D. - Insomma, l’era dell’immagine non ha
cancellato il libro: c’è un ritorno alla lettura? R. - Senz’altro
per quello che riguarda il libro religioso, perché il rinnovato magistero del Santo
Padre, le sue proposte, il suo impegno per la cultura, stanno portando ad una maggiore
attenzione oltre che per il magistero stesso anche per il libro in genere, che è uno
strumento di comunicazione particolare. Gli indici, anche a livello internazionale,
di lettura del libro religioso danno un trend in crescita.