Italia: famiglie sempre più indebitate per la crisi, soprattutto al Sud
La crisi economica internazionale si abbatte sulle famiglie italiane favorendo l’indebitamento,
soprattutto al Sud. Lo denuncia una ricerca dell’associazione dei consumatori Adiconsum
presentata oggi nella sede del Consiglio Nazionale dell’economia e del Lavoro. Massimiliano
Menichetti.
La crisi
economica mondiale pesa sempre di più sui bilanci delle famiglie italiane e favorisce
la tendenza all’indebitamento. Secondo l’associazione dei consumatori Adiconsum, particolarmente
preoccupante è la situazione al Sud: Sicilia, Campania e Calabria sono le tre regioni
dove maggiore è il rischio di bancarotta familiare. Secondo una ricerca presentata
oggi nella sede del Cnel, il prodotto interno lordo nel 2008 nella gran parte del
settentrione è doppio rispetto a quello del meridione che si aggira intorno ai 16
mila euro e la povertà relativa in Sicilia è 5 volte maggiore rispetto a quella della
Lombardia. In controtendenza la Basilicata, l'unica al Sud a rientrare nelle 10 regioni
con meno problemi di indebitamento. Giuseppe Petrocelli ha raccolto
il commento di Fabio Picciolini segretario Nazionale Adiconsum: “Il
reddito dei lavoratori italiani è fermo. La povertà relativa raggiunge ormai quattro
milioni di individui. I protesti sono aumentati di circa il doppio in solo sei mesi,
mentre stanno crescendo le rate di mutui e crediti al consumo, cosiddette sofferenze
non pagate. Per cui le famiglie italiane sono quelle che, in questo momento, particolarmente
in alcune aree del Paese, dove già esiste poco lavoro – penso al sud d’Italia chiaramente
– si trovano in una situazione veramente molto, molto critica”.
Veneto,
Trentino Alto Adige e Val d'Aosta sembrano più al sicuro dal pericolo indebitamento,
il Lazio, al quarto posto nella graduatoria, è tendenzialmente a rischio rate. L'indice
dello studio prende in considerazione 12 parametri economico-sociali e finanziari
come Pil procapite, povertà relativa, spesa media mensile e depositi bancari. Comune
in tutta Italia la diminuzione del risparmio, ma quali le strategie per contrastare
il fenomeno dell’indebitamento, ancora Fabio Picciolini:
“Stiamo dicendo
allo Stato che, avendo messo a disposizione un po’ di soldi, tipo i Tremonti bond,
ne usi una piccolissima parte. E noi diciamo che lo 0,50 per cento venga utilizzato
per ricreare fondi per le famiglie e per i precari”.
L’Adiconsum si
schiera contro la proposta della Commissione Europea che prevede di ridurre la soglia
dei finanziamenti per l'acquisto della casa e nell’immediato l’estensione della moratoria
sui mutui e sulle bollette delle utenze domestiche alle famiglie.