2009-10-12 20:01:14

Intervento di Mons. Jean-Claude MAKAYA LOEMBA, Vescovo di Pointe-Noire (RDC)


S. E. R. Mons. Jean-Claude MAKAYA LOEMBA, Vescovo di Pointe-Noire (REPUBBLICA DEL CONGO)



Nella realizzazione della missione, ci troviamo spesso di fronte a interlocutori che agiscono anch’essi secondo concezioni di giustizia molto diverse dalle nostre.

Infatti, nelle crisi sociali che attraversano le nostre società, ogni attore agisce pensando che la giustizia è dalla sua parte. È anche in grado di trovare argomentazioni, paladini e difensori per sostenere la sua azione. Questa realtà quando coinvolge leader politici e/o economici diviene più complessa nei nostri paesi.

Inoltre, spesso, dietro ogni leader politico e/o economico nelle nostre società africane, vi è un insieme di decisori o intimidatori (famiglie, clan, etnie, guru, politici stranieri, organizzazioni governative o non governative, per citarne solo alcuni). Spesso non sono conosciuti pubblicamente. Allora, la nostra parola profetica di Pastori non raggiunge il suo scopo perché si rivolge solo alla parte visibile della montagna cioè ai leader politici e/o economici dei nostri paesi. Come possono, la nostra parola e il nostro agire profetici, arrivare a coloro che muovono le fila nell’ombra e pretendono di non sapere niente di ciò che si trama?

Davanti a situazioni quali il moltiplicarsi delle milizie armate, i bambini soldato, la miseria che costringe i giovani ad arrangiarsi, le aziende che sfruttano le numerose ricchezze del sottosuolo africano, le nuove religiosità, la denuncia non è più sufficiente. Occorre andare oltre aprendo prospettive nuove, vie di speranza. Noi pastori non dobbiamo prendere il posto degli economisti o dei politici ma aiutare ogni cristiano, di qualsiasi condizione, a condurre una vita profondamente e autenticamente cristiana che apre nei cuori, nelle famiglie e nella società strade di riconciliazione, di giustizia e di pace.







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