Intervento di Mons. Jean-Claude MAKAYA LOEMBA, Vescovo di Pointe-Noire (RDC)
S. E. R. Mons. Jean-Claude MAKAYA LOEMBA, Vescovo di Pointe-Noire (REPUBBLICA DEL
CONGO)
Nella realizzazione della missione, ci troviamo spesso di fronte
a interlocutori che agiscono anch’essi secondo concezioni di giustizia molto diverse
dalle nostre.
Infatti, nelle crisi sociali che attraversano le nostre società,
ogni attore agisce pensando che la giustizia è dalla sua parte. È anche in grado di
trovare argomentazioni, paladini e difensori per sostenere la sua azione. Questa realtà
quando coinvolge leader politici e/o economici diviene più complessa nei nostri paesi.
Inoltre, spesso, dietro ogni leader politico e/o economico nelle nostre società
africane, vi è un insieme di decisori o intimidatori (famiglie, clan, etnie, guru,
politici stranieri, organizzazioni governative o non governative, per citarne solo
alcuni). Spesso non sono conosciuti pubblicamente. Allora, la nostra parola profetica
di Pastori non raggiunge il suo scopo perché si rivolge solo alla parte visibile della
montagna cioè ai leader politici e/o economici dei nostri paesi. Come possono, la
nostra parola e il nostro agire profetici, arrivare a coloro che muovono le fila nell’ombra
e pretendono di non sapere niente di ciò che si trama?
Davanti a situazioni
quali il moltiplicarsi delle milizie armate, i bambini soldato, la miseria che costringe
i giovani ad arrangiarsi, le aziende che sfruttano le numerose ricchezze del sottosuolo
africano, le nuove religiosità, la denuncia non è più sufficiente. Occorre andare
oltre aprendo prospettive nuove, vie di speranza. Noi pastori non dobbiamo prendere
il posto degli economisti o dei politici ma aiutare ogni cristiano, di qualsiasi condizione,
a condurre una vita profondamente e autenticamente cristiana che apre nei cuori, nelle
famiglie e nella società strade di riconciliazione, di giustizia e di pace.