2009-10-12 15:22:36

India: cristiani e indù insieme per la pace in Orissa


Giovani indù e cristiani, di differenti caste e gruppi etnici si sono radunati per alcuni giorni a Phulbani (Orissa) per “dare una nuova possibilità alla pace”. Per tre giorni – rende noto l’agenzia Asia News - hanno vissuto insieme partecipando a un seminario dal titolo “Celebrare la diversità”, voluto e organizzato da un gruppo ecumenico guidato da mons. Thomas Menamparampil, arcivescovo di Guwahati (Assam). Il luogo del raduno è segnato da molte violenze di radicali indù contro i cristiani, scoppiate nell’agosto 2008. A Phulbani, nel distretto di Kandhamal, sono state uccise diverse persone, bruciate case e parrocchie. Visitando Kandhamal nei mesi scorsi insieme con altri responsabili cristiani, il vescovo di Guwahati ha proposto alle autorità del distretto di condurre un seminario residenziale per la riconciliazione e la pace. Tra gli organizzatori ci sono anche padre Thomas del Don Bosco Youth Services di Guwahati e suor Suma, superiora regionale delle Missionarie della Carità. Agli incontri, tenutisi dal 7 al 9 ottobre, hanno partecipato oltre 160 giovani, i capi governativi del distretto e 60 rappresentanti del governo locale. Durante le lezioni si è sottolineata l’importanza dell’accoglienza, del perdono e del vedere la diversità come un arricchimento reciproco. Si è fatto poi notare che senza la pace e la convivenza si minano anche le basi dello sviluppo e del benessere. E’ stato anche sottolineato che la violenza ricade su coloro che l’hanno compiuta. Attualmente, lo Stato indiano dell’Orissa soffre a causa delle violenze compiute da estremisti. Molte strutture educative e sanitarie sono distrutte. Progetti di sviluppo sono bloccati ed il commercio stenta a riprendere. Le autorità del distretto felici del successo, hanno deciso di ripetere il seminario anche in altre località del Kandhamal. Nei giorni del seminario, mons. Menamparampil ha incontrato i sacerdoti e i religiosi della zona per esortarli a ricostruire rapporti con i vicini. “L’ira – ha detto - deve spegnersi e devono crescere l’amore e il rispetto”. Nel Kandhamal e in Orissa la situazione tarda a tornare alla normalità dopo le violenze dei mesi scorsi. Ieri 10 giovani – forse degli estremisti indù – sono entrati al St Mary’s Hospital di Jharsuguda, gridando e minacciando le suore che tengono l’ospedale. La polizia, avvertita, ha fermato i giovani. (A.L.)







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