Costa Rica: l’arcivescovo di San Josè chiede agli sposi di resistere agli attacchi
contro la famiglia
“La fede si trasmette come una lanterna di mano in mano; il matrimonio, da parte sua,
è il fondamento della famiglia”. Lo ha affermato mons. Hugo Barrantes Ureña, arcivescovo
di San José e presidente della Conferenza episcopale del Costa Rica, durante la sua
ultima visita pastorale, nella Parrocchia “Immacolata Concezione di Maria” di Alajuelita.
Il vescovo ha centrato la sua omelia in modo particolare sul tema della famiglia e
del matrimonio, ricordando alle coppie di essere forti e non lasciarsi vincere “dalle
costanti minacce di deterioramento e di peccato originale”. Esistono alcuni progetti
di legge allo studio dell’Assemblea Legislativa che bisogna augurarsi che non vengano
approvati, “perché sono contrari alla dignità umana, come lo sono l’aborto e la pillola
del giorno dopo, e ancora le unioni tra persone dello stesso sesso, che rappresentano
un'offesa a Dio”, ha sottolineato mons. Barrantes Ureña. Parlando della funzione della
famiglia, l’arcivescovo di San José l’ha paragonata ad un “utero spirituale, la cui
funzione non è solo quella di generare ma di educare, avere grande dedizione, impegno
e costanza”. Infatti “la santità del matrimonio è qualcosa di grande, e la responsabilità
dei genitori lo è ancora di più, perché rappresenta la radice dei principi”, ragion
per cui “la Chiesa si oppone alla omosessualità, in quanto il progetto di Dio è il
matrimonio e la famiglia”. L’arcivescovo ha inoltre fatto riferimento alle riforme
costituzionali che intendono eliminare Dio dalla vita pubblica, affermando in proposito
che è questa la mentalità che si intende cambiare “e tutti siamo convinti che c’è
bisogno di evangelizzare, e questo è l’impegno della Missione Continentale: ‘bussare
alle porte’”. Mons. Barrantes ha concluso la sua omelia rinnovando l’invito ai fedeli
a continuare lungo la strada dell’impegno verso Dio e verso il prossimo. (R.P.)