2009-10-12 15:32:42

Argentina: aperti con una benedizione del Papa i lavori dell’Assemblea dell’Azione Cattolica


Con una speciale benedizione di Benedetto XVI si sono aperti ieri in Argentina i lavori della XXVI Assemblea federale dell'Azione Cattolica, alla presenza di oltre 5 mila partecipanti, riuniti nella diocesi di Lomas de Zamora. I lavori della plenaria si concludono oggi con le relazioni conclusive dei diversi gruppi di riflessione dedicate alla famiglia, al bene comune, alla giustizia e alla carità, alla partecipazione sociale e all'educazione. I partecipanti, in questi due giorni, hanno lavorato per approfondire il tema dell'assemblea: "Gesù, vita dignitosa e piena per tutti", convinti come hanno rilevato diversi relatori, esperti laici ed ecclesiastici, che la "vita dignitosa è un compito di tutti". Le stesse tematiche hanno avuto importanza in diversi momenti ecumenici che si sono tenuti nel corso della plenaria e anche in alcuni gesti concreti che i gruppi hanno voluto testimoniare visitando il carcere di Ezeiza, l'ospedale di Lomas de Zamoras, le mense popolari di Villa Albertina e un'azienda agricola nella zona di Burzaco. Mons. Jorge Rubén Lugones, vescovo di Lomas de Zamoras, all'omelia della Santa Messa per l’apertura dei lavori, oltre a leggere il breve messaggio del Santo Padre in cui esorta tutti a vivere l’azione cattolica come una vera scuola di formazione dottrinaria, ha rilevato che Gesù invita tutti “ad essere e vivere come persona in modo tale che quando ci si incontra in parecchi, come noi oggi qui, la moltitudine diventa comunità”. La conoscenza reciproca tra le persone è la via giusta, ha osservato il presule, “per essere comunione e questa ha una sola garanzia di verità e solidità: Gesù”. Il vescovo ha indirizzato un messaggio speciale ai giovani, la maggioranza dei presenti, per ricordare loro che possono contare sulla solidarietà dei cristiani e certamente dell’Azione cattolica, “chi soffre poiché non ha una famiglia o amicizie e perché la vita per lui è diventata pesante e oscura, senza speranza né progetto”. Occorre ricordare sempre, nelle proprie preghiere e nei quotidiani gesti di solidarietà concreta - ha detto mons. Jorge Rubén Lugones - “i giovani che patiscono la depressione, che sono stati oggetti di abusi, che sono vittime della violenza familiare e dell’esclusione, o sono emarginati perché aborigeni, diversi nel colore della pelle o della cultura”. Il presidente uscente, architetto Alejandro Madero, che per decisione della Conferenza episcopale argentina sarà sostituto da Emilio Inzaurraga, ha sottolineato che chi fa parte dell’Azione cattolica “deve assumere la realtà che vive ogni giorno, nella propria città, nel luogo di lavoro, lì dove studia, nel nucleo familiare, nella parrocchia, poiché la realtà sociale che raccontano i quotidiani, che mostra la Tv o che illustra la radio, spesso è una realtà parziale”. “Una realtà mutilata o semplicemente nascosta”. Solo la percezione vera di questa realtà - ha concluso - “ci permetterà di vedere, al di là delle polemiche sulle percentuali, lo scandalo della povertà, della droga e dell’alcoolismo che devastano importanti settori della gioventù argentina, e quindi di vedere anche ciò che “ciascuno di noi deve e può fare” . (A cura di Luis Badilla)







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