2009-10-11 14:16:11

Intervento del Prof. Edem KODJO, Segretario Generale emerito dell’Organizzazione dell’Unione Africana, Uditore


Prof. Edem KODJO, Segretario Generale emerito dell’Organizzazione dell’Unione Africana (O.U.A.), Primo Ministro emerito, Professore di Patrologia presso l'Istituto St. Paul di Lomé (TOGO)

L’Africa aspira profondamente alla riconciliazione, alla giustizia e alla pace. La Chiesa d’Africa e i suoi cristiani sono interpellati più di altri da questa missione. Come riconciliare gli africani tra di loro?
Il processo non è facile. La riconciliazione è innanzitutto un atteggiamento, una disposizione del cuore, uno sguardo d’amore nei confronti dell’altro, che presuppone la conversione di tutto l’essere, una vera “metanoia”, una trasformazione totale che solo la grazia, scaturita dalla preghiera, può accordare. Sì, noi africani dobbiamo prima di tutto riconciliarci con Dio, attraverso la penitenza e la preghiera.
La riconciliazione con gli altri richiede la forza e il coraggio del perdono.
La riconciliazione umana conferisce un ruolo centrale alla confessione che conduce alla verità, l’indispensabile verità, e alla giustizia. Riconciliazione, giustizia e verità sono legate da una sorta di relazione di tipo trinitario.
I cristiani sono formati per svolgere questo ruolo? Non è certo! Ancor meno i politici cristiani. Il cuore dell’uomo, in quanto oscuro per natura, e la politica, in quanto compromesso per eccellenza, sono più esposti degli altri al tradimento della loro fede. Denunciarli, disprezzarli non è abbastanza. Occorre cambiare i cuori. Del resto non sono tutti condannabili. Julius Nyerere non dovrebbe essere beatificato? Occorre pregare per loro. Occorre formarli. Ora, la formazione post-catechetica della nostra Chiesa deve essere ancora inventata. Cosa si conosce davvero della dottrina sociale della Chiesa nei circoli del potere?La Chiesa cristiana, quanto a essa, deve essere ricristianizzata, il laicato valorizzato, organizzato meglio, in quanto svolge un ruolo centrale.
Occorrono ovunque, nelle nostre diocesi, cappellani per gli uomini politici.
In ogni caso, i popoli dell’Africa attendono da questo Sinodo un messaggio forte per fermare le deviazioni politiche e le manipolazioni di ogni tipo, il desiderio di rimanere al potere ingannando, l’accaparramento delle ricchezze da parte di alcuni, l’alienazione delle nostre risorse minerarie, la vendita delle nostre terre, le aziende transnazionali capitaliste, la distruzione del nostro ambiente.
I popoli sanno che la voce della Chiesa è forte, che la voce del Santo Padre risuona forte. I popoli conoscono il valore morale e spirituale di alta portata della nostra Chiesa. Essi aspettano, non li deludiamo!







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