Uruguay: lettera del cardinale Antonelli per la “Settimana della famiglia”
Si concluderanno domani, con numerose celebrazioni eucaristiche in tutto l’Uruguay,
i lavori e le manifestazioni che hanno caratterizzato la “Settimana della famiglia”,
iniziata lo scorso lunedì e nella quale si è riflettuto soprattutto sui valori umani
e cristiani che crescono e si rinforzano all’interno del focolare familiare. “Si tratta
di un tema - scrive il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, cardinale
Ennio Antonelli, in una lettera inviata alla Conferenza episcopale uruguayana - di
un’iniziativa pastorale adeguata e urgente e che si colloca in continuità con il recente
Incontro mondiale delle famiglie”, svoltosi a Città del Messico. Ricordando gli insegnamenti
di diversi documenti pontifici e del suo stesso dicastero, il cardinale Antonelli
sottolinea che “la famiglia cristiana è chiamata a farsi parte viva e responsabile
della missione della Chiesa”. Citando poi la "Familiaris consortio" di Giovanni Paolo
II aggiunge che questo compito la famiglia lo deve svolgere in una maniera propria
e al tempo stesso originale: “mettendo al servizio della Chiesa e della società il
suo essere e la sua opera in quanto comunità intima di vita e di amore”. Il porporato
scrive poi che solo in questo modo “la famiglia, con la sua stessa vita, fatta di
incontro e carità reciproche” può essere “un importante agente di evangelizzazione
e conseguentemente di umanizzazione”. Per questo motivo, prosegue la lettera del cardinale
Antonelli indirizzata alla Chiesa uruguaiana, “la famiglia ha bisogno di incontrare
Gesù Cristo attraverso la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e la vita sacramentale”.
Secondo il porporato è fondamentale anche “uno sforzo continuo, sostenuto dalla grazia”
per consentire “una continua conversione” di tutti. Occorre, dunque, un vero “esercizio
ascetico per vivere le virtù che fanno di ogni membro della famiglia una cosa sola
in Cristo”, per portare a termine così “la propria umanità fino alla sua piena maturità”.
Prima di congedarsi il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia invoca
sulla Chiesa dell’Uruguay e sulla “Settimana della famiglia” la protezione della Vergine
Santa e rileva che “i grandi obiettivi dello sviluppo sociale, ecclesiale e comunitario
si raggiungono a partire di una sana convivenza familiare”. Tale “sana convivenza”,
che si deve “ispirare al Vangelo e che deve essere alimentata dalla grazia”, sarà
al tempo stesso “convivenza educativa per ciascun membro della famiglia e potrà irradiare
umanità e speranza per l’intera società”.(L.B.)