2009-10-10 11:04:49

Intervento di Mons. Joseph KUMUONDALA MBIMBA, Arcivescovo di Mbandaka-Bikoro (RDC)


S. E. R. Mons. Joseph KUMUONDALA MBIMBA, Arcivescovo di Mbandaka-Bikoro (REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO)

Fin dall’insediamento della Chiesa in Africa e in particolare nella RD del Congo, l’istruzione scolastica ha sempre beneficiato di una speciale attenzione da parte della Chiesa. Per quest’ultima, le scuole a tutti i livelli nonché gli istituti superiori e le università rappresentano i luoghi d’apostolato. La Chiesa si è impegnata a garantire una formazione integrale dell’uomo secondo la visione evangelica, per favorire la sua crescita e renderlo capace di mettere i suoi talenti a servizio della comunità.
Tuttavia, la crisi multiforme legata a guerre continue ha provocato conseguenze dolorose nell’ambito dell’educazione. Se non stiamo attenti, queste conseguenze deplorevoli rischiano di protrarsi a lungo poiché un’istruzione trasmessa male compromette il futuro delle nuove generazioni e sacrifica potenzialità che sarebbero potute essere utili a tutta la nazione. Questo è ingiusto e non garantisce la pace poiché i giovani frustrati sono in balia di chi pesca in acque torbide.
In un clima di tolleranza verso pratiche disoneste, non viene garantita la qualità dell’insegnamento. Gli organizzatori, i gestori e i genitori sono consapevoli che i diplomi consegnati non rappresentano il livello intellettuale e morale idoneo alle esigenze del mondo scientifico e del lavoro. Naturalmente, la Chiesa che continua a investire buona parte del suo personale, non è soddisfatta di questi risultati.
Per migliorare le prestazioni della Chiesa in ambito scolastico, proponiamo:
1. Di ideare un sistema di gestione scolastica che garantisca la libertà della Chiesa nella formazione qualitativa dei giovani;
2. Di sollecitare un accordo diretto tra gli organismi internazionali (UNESCO) e la Chiesa affinché i mezzi stanziati per la formazione dei giovani possano essere impiegati effettivamente e direttamente per la loro educazione;
3. Che le congregazioni che hanno come carisma l’educazione investano maggiormente nelle scuole rivolgendo una particolare attenzione ai bambini delle famiglie povere per evitare l’emergere delle classi sociali;
4. Che la formazione garantita punti alla creazione di posti di lavoro.
In questo modo, siamo certi che la Chiesa in Africa potrà assolvere bene alla sua missione in un ambiente in cui si inventa il futuro; così sarà in grado di garantire a tutti i giovani le stesse opportunità e le stesse possibilità per un futuro di giustizia e pace.
 







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