Intervento di Mons. Jean-Pierre BASSÈNE, Vescovo di Kolda (SENEGAL)
S. E. R. Mons. Jean-Pierre BASSÈNE, Vescovo di Kolda, Presidente della Fondazione
Giovanni Paolo II per il Sahel (SENEGAL)
Sono nove i paesi membri della
Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel: Burkina Faso, Capo Verde, Gambia, Guinea-Bissau,
Mali, Mauritania, Niger, Senegal e Ciad.
La Fondazione, istituita nel 1984,
celebra oggi 25 anni di vita. Il suo fine è quello di favorire la formazione di persone
che si mettano al servizio del proprio paese e dei propri fratelli, senza discriminazione
alcuna, in uno spirito di promozione umana integrale e solidale, per lottare contro
la desertificazione e le sue conseguenze.
Nata dalla preoccupazione per il
benessere e lo sviluppo delle popolazioni del Sahel, la Fondazione Giovanni Paolo
II ha ben presto iscritto le sue azioni nell’intervento a favore dell’ecologia e della
salvaguardia dell’ambiente. Così facendo, essa contribuisce alla realizzazione di
modi di gestione più razionale delle risorse naturali e partecipa alla lotta contro
la povertà.
Opera della Chiesa, la Fondazione Giovanni Paolo II sostiene, attraverso
il finanziamento di progetti, gli stati, le associazioni, i gruppi o le cooperative
nell’area del Sahel, quale che sia l’appartenenza religiosa o confessionale dei promotori.
In tal modo essa contribuisce in modo efficace alla cultura della pace e della riconciliazione
tra i popoli.
La Fondazione Giovanni Paolo II conta sempre sull’aiuto fraterno
dall’esterno per portare avanti la sua missione. Tuttavia, essa è ormai risolutamente
impegnata a suscitare presso gli abitanti del Sahel uno spirito di corresponsabilità
e di solidarietà.
Le risposte positive già registrate in tal senso autorizzano
a sperare che, parallelamente alla lotta contro la desertificazione, nel cuore degli
abitanti del Sahel si radichi un’autentica civiltà dell’amore ispirato dal Vangelo.