2009-10-10 17:03:50

Intervento del Rev. Pierre Noël NIAVA, Cappellano Nazionale dei Militari (COSTA D'AVORIO)


Rev. Pierre Noël NIAVA, Cappellano Nazionale dei Militari (COSTA D'AVORIO)



Nel quadro della ricerca di una soluzione alla crisi in Costa d’Avorio sono stati organizzati diversi incontri sotto l’egida della comunità economica dell’Africa Occidentale e della comunità internazionale. Si sono inoltre tenuti degli incontri su iniziativa delle forze belligeranti.

Il 4 marzo 2007 sono stati firmati dei nuovi accordi a Ouagadougou (Burkina Faso). Si è instaurato un dialogo diretto tra le due forze belligeranti. Da allora, il processo ha compiuto grandi progressi con molti effetti positivi come il disarmo, la smobilitazione degli ex combattenti, l’integrazione dei ribelli nell’esercito, la soppressione della zona di sicurezza, ecc., ma soprattutto è stata stabilita la data delle elezioni presidenziali, che si svolgeranno il prossimo 29 novembre.

La Conferenza episcopale si è adoperata molto per la riconciliazione. I vescovi hanno avuto diversi incontri con i leader politici e le forze belligeranti per riportarli alla ragione. Inoltre, sin dall’inizio della crisi, hanno indirizzato diversi messaggi alla popolazione. Ne citiamo solo quattro (4), con i concetti principali in essi contenuti:

1° messaggio: appello alla calma. Si tratta di un appello a cessare le proteste popolari e gli atti di vandalismo, a porre fine alla paralisi dei servizi pubblici e alle marce infinite. Ognuno deve quindi mantenere la calma e operare per il ritorno della pace.

2° messaggio: appello alla coscienza. I vescovi invitano ogni ivoriano a prendere coscienza che il paese va ancora costruito; occorre quindi evitare errori e menzogne per risparmiare al paese la catastrofe.

3° messaggio: esortazione agli abitanti della Costa d’Avorio e alla Comunità internazionale. I vescovi esortano gli ivoriani a evitare l’odio, la vendetta e la menzogna e a sforzarsi di vivere nell’amore, nella giustizia, nella verità e nella fiducia reciproca. Esortano parimenti la comunità internazionale ad agire con sincerità nella sua partecipazione alla ricerca della pace.

4° messaggio: messaggio di riconciliazione e di pace. Cito le parole dei vescovi, che dicono: “Oggi la pace è possibile e alla nostra portata... Non è più tempo di accuse e di condanne. Macchiando questo paese con il sangue umano, abbiamo sbagliato, agito male. Dobbiamo chiedere sinceramente e umilmente perdono a Dio per questo e perdono gli uni agli altri, pubblicamente; perciò proponiamo che si organizzi una giornata di lutto nazionale, di digiuno, di preghiera per tutti, senza distinzione di religione e di fede. Tutti noi dobbiamo, nella tradizione autentica africana e religiosa del timore di Dio e del rispetto per la vita, chiedere perdono per il sangue umano versato”.








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