2009-10-10 17:00:00

Intervento del Card. Bernard AGRÉ, Arcivescovo emerito di Abidjan (COSTA D'AVORIO)


S.Em.R. Card. Bernard AGRÉ, Arcivescovo emerito di Abidjan (COSTA D'AVORIO)



Come tutti i paesi organizzati, le giovani nazioni dell’Africa hanno dovuto fare ricorso a banche internazionali e ad altri organismi finanziari per realizzare i numerosi progetti volti al loro sviluppo. Molto spesso i dirigenti poco preparati non sono stati molto attenti e sono caduti nelle trappole di coloro, uomini e donne, che gli intenditori chiamano “gli assassini finanziari”, sciacalli mandati da organismi avvezzi ai contratti sleali, destinati ad arricchire le organizzazioni finanziarie internazionali abilmente sostenute dai loro stati o da altre organizzazioni immerse nel complotto del silenzio e della menzogna.

I profitti strabilianti vanno agli assassini finanziari, alle multinazionali e ad alcuni personaggi potenti del paese stesso che fanno da paravento agli affari stranieri. Così la maggior parte delle nazioni continua a marcire nella povertà e nelle frustrazioni che questa genera.

Gli “assassini finanziari”, che portano enormi finanziamenti si mettono d’accordo con i loro interlocutori locali, affinché gli ingenti importi prestati col sistema degli interessi composto non possano mai essere rimborsati in breve tempo e interamente. I contratti di esecuzione e di manutenzione sono devoluti abitualmente, sotto forma di monopolio, ai rappresentanti dei prestatori. I paesi beneficiari ipotecano le loro risorse naturali. Gli abitanti, per generazioni, sono incatenati, prigionieri per lunghi anni.

Per rimborsare questi debiti inestinguibili, che sono una minaccia, come la spada di Damocle sulla testa degli stati, “la voce del debito ” incide pesantemente sul bilancio statale, nell’ordine del 40-50% del Prodotto nazionale lordo.

Legato in tal modo, il paese respira male, deve stringere la cintura davanti agli investimenti, le spese necessarie per l’istruzione, la salute, lo sviluppo in generale.

Il debito diviene esso stesso un paravento politico per non soddisfare le legittime rivendicazioni, con il seguito di frustrazioni, disordini sociali, ecc. Il debito nazionale sembra una malattia programmata da specialisti degni dei tribunali che giudicano i crimini contro l’umanità, la cospirazione malvagia per soffocare intere popolazioni. John Perkins (Edizioni Al Terre) ha descritto bene i retroscena di un aiuto internazionale mai efficace in termini di sviluppo durevole.

Il problema-chiave dei nostri giorni è il desiderio, la volontà di abolire ogni forma di schiavitù.

Le nuove generazioni, i giovani in alcuni paesi sviluppati e del terzo mondo, prendono coscienza che cambiare il mondo, i suoi miti e i suoi fantasmi, è un progetto realistico e possibile. Nascono delle ONG per proteggere l’ambiente materiale e difendere i diritti dei popoli oppressi.

Luce del mondo, la Chiesa, per svolgere il suo ruolo profetico, dovrebbe impegnarsi concretamente in questa lotta per far emergere la verità.

Gli esperti sanno che da anni la maggior parte dei debiti è stata effettivamente rimborsata. Sopprimerli, puramente e semplicemente, non è più un atto di carità, ma di giustizia. Così l’attuale Sinodo dovrebbe considerare questo problema dell’annullamento dei debiti che incidono in modo troppo pesante su alcuni popoli.

Per non fermarsi soltanto all’aspetto sentimentale, la mia proposta sarebbe che una Commissione internazionale, composta di esperti dell’alta finanza, pastori bene informati, uomini e donne del Nord e del Sud, prendesse in mano il problema. A questa Commissione verrebbe affidata la triplica missione di:

- studiare la fattibilità dell’operazione essendo evidente che non tutto è uguale dappertutto;

- prendere ogni tipo di provvedimento per evitare di ricadere nelle stesse situazioni;

- sorvegliare concretamente l’uso trasparente delle somme così economizzate, perché siano effettivamente utili a tutti gli elementi della piramide sociale: contadini e abitanti della città.

- evitare che dalle ricadute di questa abbondante manna del secolo traggano vantaggio sempre le stesse persone, del luogo e gli stranieri.








All the contents on this site are copyrighted ©.