2009-10-09 14:07:19

Nobel per la Pace a Barack Obama. Apprezzamento in Vaticano


E’ il presidente statunitense Barack Obama il premio Nobel per la Pace 2009. Il Comitato di Oslo ha comunicato questa mattina la propria decisione. Una scelta “salutata con apprezzamento in Vaticano alla luce dell’impegno dimostrato dal presidente per la promozione della pace nel campo internazionale, e in particolare anche recentemente in favore del disarmo nucleare”: è quanto ha affermato padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti. “Ci si augura - ha aggiunto - che questo importantissimo riconoscimento incoraggi ulteriormente tale impegno difficile ma fondamentale per l’avvenire dell’umanità, affinché possa portare i risultati sperati”. Il servizio di Giada Aquilino:RealAudioMP3

E’ bastato meno di un anno al presidente Barack Obama per convincere il Comitato di Oslo: a nove mesi dal suo insediamento alla Casa Bianca, Obama ha infatti vinto il Nobel per la Pace 2009. La motivazione è legata agli “sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”. Apprezzato l’impegno del presidente per “un mondo senza armi nucleari”, per “un nuovo clima nelle relazioni internazionali” e nella “sfida ai cambiamenti climatici”. Il riconoscimento - una medaglia d'oro, un diploma e un assegno da un milione di euro - sarà consegnato a Oslo il prossimo 10 dicembre. Sul significato di questa attribuzione, ascoltiamo l’ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede, Miguel H. Díaz:

 
R. – Siamo lieti per questo importantissimo onore. Al presidente sono stati riconosciuti gli sforzi di costruire la comprensione tra i popoli, come aveva già manifestato nel discorso al mondo musulmano al Cairo, nel corso dei suoi viaggi e in altri discorsi e iniziative. Credo che il Comitato abbia riconosciuto il suo impegno per l’eliminazione delle armi nucleari. Vorrei dire anche che nel colloquio che ho avuto venerdì scorso con il Santo Padre Benedetto XVI, anche il Pontefice ha ringraziato il presidente per i suoi sforzi a favore della pace. Questo Premio è per noi una grandissima opportunità di continuare il lavoro per la costruzione di un mondo e di un’umanità migliori.

 
D. – È stato premiato lo sforzo per un mondo senza armi nucleari. Ecco: il riferimento è all’Iran e al Medio Oriente in generale?

 
R. – Credo che il riferimento sia veramente a tutto il mondo. Abbiamo bisogno di pace e di un nuovo tipo di relazioni umane. Credo che il Premio riconosca l’impegno del presidente a costruire questo mondo: ad eliminare le armi nucleari in tutte le parti del mondo.

 
D. – Che importanza ha il Premio Nobel al presidente Obama nelle relazioni tra Santa Sede e Stati Uniti?

 
R. – Credo che per la Santa Sede – come ha detto anche il Papa nella conversazione che ho avuto con lui venerdì scorso in occasione della presentazione delle mie credenziali – l’abolizione delle armi nucleari sia una sfida per la quale dobbiamo lavorare insieme. Come ambasciatore degli Stati Uniti mi sento profondamente onorato che sia stato conferito al presidente Obama e speriamo che questo riconoscimento ci sostenga nel nostro impegno per la collaborazione tra i popoli e con tutte le persone di buona volontà, affinché con le parole e con le azioni si riesca ad abolire le armi nucleari.

 
Per un commento sul Nobel per la Pace 2009 a Barack Obama, sentiamo Paolo Mastrolilli, esperto di politica statunitense del quotidiano La Stampa:

 
“Obama si è impegnato a favorire il dialogo, in particolare quello con l’Iran e ha cambiato la politica americana in Medio Oriente. Il problema è che naturalmente Barack Obama è presidente da poco tempo e non ha avuto ancora la possibilità di ottenere dei risultati concreti con questa sua nuova politica. Quindi questo è un po’ un Nobel più alle intenzioni del presidente che non ai risultati”.







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