Il cardinale Bagnasco: "L'identità culturale è condizione per il dialogo"
L'identità culturale di un popolo rappresenta una "categoria fondamentale, un criterio
molto importante e da tutti oggi deve essere recuperato". Ad affermarlo ieri sera
a Genova l'arcivescovo della diocesi ligure e presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco,
in occasione della presentazione del libro del presidente emerito del Senato, Marcello
Pera, dal titolo “Perché dobbiamo dirci cristiani. Il liberalismo, l’Europa, l’etica”.
Oggi, ha detto il cardinale, l’identità è ritenuta erroneamente "una difficoltà al
dialogo e all'incontro". "Al contrario – ha aggiunto – rappresenta una condizione,
un prerequisito per l'inclusione che significa rispetto, comprensione e giudizio".
A margine dell'incontro - riferisce l'agenzia Sir - il porporato ha poi ribadito
il diritto-dovere della Chiesa di esprimere il proprio pensiero. "Laddove si parla
di dimensione spirituale ed etica – ha affermato – la Chiesa ha il dovere di dire
la parola evangelica e della ragione, secondo la sua tradizione, per la costruzione
di una società basata sull'umanesimo". La Chiesa, ha aggiunto, ha il dovere di parlare
a tutti, ai credenti ma anche agli uomini di buona volontà: la Chiesa parla “con molta
semplicità, con rispetto e senza nessuna pretesa" perché "fa parte del compito ricevuto
da Gesù di annunciare a tutti la buona notizia del Vangelo". (R.P.)