A Roma una conferenza per combattere Aids e Tbc nei bambini
Studiare strategie che permettano un maggiore accesso alla prevenzione, alla diagnosi
e alle cure per i bambini che hanno già contratto o rischiano di contrarre l’Aids
e la tubercolosi. E’ l’obiettivo della conferenza in programma a Roma dal 14 al 16
ottobre, promossa dalla Caritas Internationalis e l'ambasciata degli Stati Uniti presso
la Santa Sede. “Un inaccettabile numero di bambini affetti da Aids muore prima di
compiere due anni – ha detto a Zenit mons. Robert J. Vitillo, consulente speciale
di Caritas Internationalis sull'Hiv - il mondo deve svegliarsi di fronte a questa
terribile tragedia”. Sono necessari, ha aggiunto il presule, maggiori investimenti
e competenze. Sono infatti quasi 800 i piccoli che ogni giorno muoiono per malattie
collegate all'Aids come la Tbc, in maggioranza vivono in Paesi poveri in cui la mancanza
di fondi rende difficile la diagnosi, il trattamento e la prevenzione della trasmissione
della malattia dalle madri. “Dobbiamo aiutare le loro madri a ricevere cure per non
trasmettere il virus ai loro figli, dobbiamo effettuare test sui bambini – ha aggiunto
mons. Vitillo - e abbiamo bisogno di medicinali adatti a loro”. La conferenza riunirà
voci di spicco delle Nazioni Unite, del mondo ecclesiale, di Ong, di compagnie farmaceutiche
e di professionisti che lavorano nell'assistenza ai bambini affetti da Aids. L'evento
si svolge nel 20.mo anniversario della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, che
afferma che ogni bambino ha il diritto di vivere, di raggiungere il massimo standard
sanitario ottenibile e di avere accesso alle strutture sanitarie. (B.C.)