Nuova denuncia della Chiesa boliviana: Messe usate per fini politici
La Chiesa boliviana, alle prese con tentativi politici ed elettorali volti a strumentalizzare
la religione cattolica, i suoi riti e i suoi simboli, è dovuta intervenire ieri per
la terza volta consecutiva, smentendo categoricamente di aver celebrato una Santa
Messa per un partito politico. Il partito in questione è il “Convergencia Nazional”
ed ha diffuso la notizia secondo cui mons. Tito Solari, arcivescovo della città di
Cochabamba, avrebbe presieduto una celebrazione eucaristica per il gruppo politico
esprimendo anche il suo sostegno al candidato presidenziale. La Segretaria della Conferenza
episcopale ha precisato ieri che “mons. Tito Solari si trova fuori dal Paese dallo
scorso mese per motivi di natura pastorale e dunque difficilmente avrebbe potuto prendere
parte ad una simile celebrazione”. I vescovi hanno inviato al quotidiano “Cambio”,
che aveva pubblicato la falsa notizia, una lettera chiedendo alla direzione di pubblicare
una smentita immediata per ristabilire la verità e sanare il grave danno arrecato
alla Chiesa e alle sue autorità. La lettera chiede ancora una volta che tutti s’impegnino
in futuro ad evitare altre situazioni simili rispettando i criteri etici del buon
giornalismo. Intanto, mons. Cristóbal Bialasik, vescovo di Oruro, analizzando il ripetersi
di questi fenomeni ha osservato come “l’ importanza riservata alle campagne elettorali
nel Paese non autorizza nessuno ad utilizzare la Chiesa e i suoi simboli né tantomeno
a coinvolgerla in una realtà che non le appartiene né per missione né per ruolo”.
Mons. Bialasik ha infine voluto insistere sul fatto che le campagne politiche si dovrebbero
occupare di offrire progetti e programmi per realizzare meglio il bene comune dei
boliviani, lasciando da parte la religione e la fede. Ad ogni modo, si legge su alcuni
organi della stampa locale, questa specie di “corsa” alla strumentalizzazione della
fede cattolica, difficilmente potrà dare qualche frutto non solo perché i vescovi
l’hanno condannata e denunciata tempestivamente, ma anche perché appare troppo sospetto
che coloro che in passato hanno attaccato la chiesa e i cattolici oggi tentino di
trascinarla dalla propria parte. (A cura di Luis Badilla)