2009-10-08 18:16:55

Intervento del Rev. P. Kieran O'REILLY, Superiore Generale della Società delle Missioni Africane


Rev. P. Kieran O'REILLY, S.M.A., Superiore Generale della Società delle Missioni Africane (UNIONE DEI SUPERIORI GENERALI)



Una dimensione importante della crescita della Chiesa nel continente africano è il numero degli uomini e delle donne africani ora direttamente coinvolti nella missione ad gentes della Chiesa, sia come membri di congregazioni missionarie locali di recente istituzione, sia come membri di istituti internazionali di fondazione più antica.

Ispirate dal loro impegno di fede e istruite nella dottrina sociale della Chiesa, molte congregazioni missionarie e religiose hanno costituito delle reti per affrontare la sfida. Mi riferisco in particolare al lavoro della rete Africa Faith and Justice Network. Queste reti si preoccupano in modo particolare di affrontare le questioni dell’ingiustizia strutturale radicata nelle politiche europee e statunitensi che hanno un impatto negativo sull’Africa.

Come “Famiglia di Dio”, la Chiesa è sfidata a testimoniare e a promuovere l’universalità dell’amore di Dio per le persone e per l’unità futura dell’umanità. Purtroppo, divisioni etniche, tribali e regionali continuano ad affliggere molte parti del continente africano, ostacolando seriamente lo sviluppo dei suoi popoli. La testimonianza delle comunità missionarie e religiose internazionali è tanto importante quanto urgente. Queste comunità abbracciano un ampio spettro di differenze culturali ed etniche in seno alla loro “famiglia” mentre vivono e lavorano insieme al servizio del Vangelo. La loro presenza proclama la verità evangelica che Dio non fa preferenze, che siamo tutti suoi figli e che il nostro destino comune è di essere un’unica famiglia in Lui.

L’Africa è trattata in modo inadeguato dai mezzi di comunicazione di massa, che si interessano quasi esclusivamente delle cattive notizie, creando così l’immagine largamente accettata di un continente in uno stato di crisi costante. Anche l’“industria degli aiuti” si alimenta vendendo stereotipi negativi e superati sugli africani come vittime indifese di guerre infinite e di carestie costanti. La gente dell’Africa deve assumere un ruolo più centrale in quello che all’estero si racconta dell’Africa. E le congregazioni e gli istituti missionari internazionali si trovano in una posizione ideale per essere di aiuto in questo processo.








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