2009-10-08 10:17:03

Intervento del Card. Jean-Louis TAURAN, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso


S. Em. R. Card. Jean-Louis TAURAN, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (CITTÀ DEL VATICANO)



La religione tradizionale africana (RTA) esercita ancora una forte influenza sugli africani che sono per natura religiosi.

Già prima dell’arrivo del cristianesimo e dell’islam, le popolazioni riconoscevano l’esistenza di un Essere Supremo, il “Grande Vivente”: i missionari cristiani non hanno fatto scoprire Dio agli africani (ne avevano già una percezione): essi hanno portato loro Gesù Cristo, il “Dio che possiede un volto umano” (Spe salvi, 31)!

L’islam è in costante crescita grazie a tre strumenti: le confraternite, le scuole coraniche e le moschee. È in generale tollerante, a eccezione di qualche situazione ben nota (Nigeria).

L’attività delle sette, a causa della semplicità delle credenze, seduce molto gli africani afflitti dalla precarietà. Di fronte a questa situazione, i vescovi non esitano a reagire e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso cerca di sostenere la loro azione aiutandoli a diffondere un insegnamento sulle diverse religioni in Africa, nell’ambito della formazione al sacerdozio e alla vita religiosa, organizzando sul posto sessioni di formazione per i formatori.

Sarebbe opportuno che l’Assemblea Sinodale incoraggiasse lo studio della religione tradizionale africana, che invitasse a una maggior cura pastorale nei confronti di coloro che vivono a contatto con la RTA e che suggerisse ciò che è possibile fare insieme per il bene comune.

La Chiesa cattolica possiede uno strumento particolarmente adatto alla promozione della riconciliazione, della giustizia e della pace: le scuole e le università cattoliche.

Lo sviluppo delle sette può essere considerato anche un invito rivolto ai pastori a curare maggiormente la trasmissione del contenuto della fede nel contesto culturale africano. Se vogliamo rispondere alla domanda: cosa ha da dire di nuovo agli africani il Vangelo?, è fondamentale conoscere e apprezzare le radici religiose dei popoli di questo continente poiché, secondo un proverbio africano, “solo affondando le proprie radici nella terra fertile, l’albero può crescere”.








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