2009-10-08 18:23:39

Inteervento di Mons. Jorge FERREIRA DA COSTA ORTIGA, Arcivescovo di Braga (PORTOGALLO)


S. E. R. Mons. Jorge FERREIRA DA COSTA ORTIGA, Arcivescovo di Braga, Presidente della Conferenza Episcopale (PORTOGALLO)



Il Portogallo e l’Europa devono reinterpretare l’avventura missionaria assumendo atteggiamenti nuovi e impegnati nei confronti della vita dei popoli che hanno evangelizzato.

In passato, con maggiore o minore fedeltà, hanno fatto conoscere Gesù Cristo e la sua dottrina. Oggi devono continuare a partire per vedere Cristo nelle necessità reali e concrete, facendo ciò che devono fare a Cristo (Instrumentum laboris 35).

L’andare incontro a Cristo nei bisognosi in una dedizione totale deve avere una dimensione universale che non consente di fare parzialità fra le persone nemmeno per motivi religiosi.

Partire è sinonimo di coraggio e non ammette nessuna stanchezza. Solo così la civiltà dell’amore potrà concretizzarsi.

Se l’Europa deve andare incontro ai bisogni, le comunità locali devono organizzarsi eliminando l’eccessiva burocrazia e raggiungendo, in modo particolare, quanti non hanno voce per chiedere.

Dare è importante, darsi in un volontariato con una preparazione consente ai popoli di costruire la propria felicità.

Forse è giunta l’ora di una autentica unione delle comunità o delle diocesi mediante la condivisione di beni materiali e di persone che offrano la loro disponibilità a servire nella scuola, in campo sanitario, ecc.

L’Europa deve tornare in Africa non solo per portare la conoscenza di Cristo ma per incontrarsi con Lui in tutti i popoli e nella logica delle Beatitudini e della descrizione del Giudizio Universale.

“Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare... ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me” (Mt 25, 35 e 45).








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