Il presidente dei vescovi Usa: rinnovare l’impegno per l’evangelizzazione
“Dobbiamo testimoniare Cristo e poi entrare in dialogo con tutti”: è questo, secondo
il cardinale Francis Eugene George, arcivescovo di Chicago e presidente della Conferenza
episcopale statunitense, lo stile di evangelizzazione più rispettoso ed efficace che
tutti dovrebbero seguire, guardando e aspettando che le persone siano pronte ad ascoltare
la verità che ci libera. Intervenendo ieri sera alla presentazione a Roma, presso
la Pontificia Università Lateranense, del suo libro “La differenza che fa Dio. Una
prospettiva cattolica su fede, comunione e cultura”, il presidente dei vescovi Usa
ha osservato che “molte persone non credono si possa accettare la verità che qualcuno
non si sia creato per conto proprio e rimanga comunque libero”. Ha poi ribadito come
il senso della libertà nella fede e nella cultura occidentale sia un tema continuamente
ripensato dal punto di vista teorico così come dal punto di vista pratico. La Chiesa
– ha esortato il card. George deve farsi avanti con la verità di chi siamo realmente
in Cristo e di ciò a cui siamo destinati per tutta l’eternità e questa è la verità
che ci rende liberi. La missione della Chiesa è quella di cercare luoghi in cui poter
annunciare il Vangelo chiamando uomini e donne alla conversione. Di qui il rinvio
alle parole di Giovanni Paolo II: “proporre, mai imporre”. Tre le sezioni del volume:
la missione della Chiesa, che consiste nel costruire la comunione universale; la vita
della Chiesa nella comunione gerarchica, e la finalità della Chiesa, che è la comunione
con Dio. “Ragionare in termini relazionali e ragionare in termini d’insieme sono abitudini
propriamente cattoliche. Ci portano – conclude il card. George - a una comprensione
più profonda di come Dio faccia la differenza”. (C.S.)