Il cardinale Gracias parla del primo Congresso missionario indiano della storia
La settimana prossima a Mumbai, in India, si svolgerà il primo Congresso missionario
indiano della storia. Saranno in 15 mila i partecipanti che dal 14 al 18 ottobre
lavoreranno per cinque giorni nel seminario San Pio di Goregaon sul tema “Lasciate
brillare la vostra luce”. Fra loro ci saranno circa 120 vescovi, e centinaia di sacerdoti,
religiosi e laici. “La nostra speranza è che il Congresso missionario aiuti tutta
la Chiesa indiana ad avere una maggiore consapevolezza di cosa significhi essere Chiesa,
una più grande coscienza della sua vocazione e un autentico impegno a vivere da cristiani”,
ha detto il presidente della Conferenza episcopale indiana, il cardinale Oswald Gracias,
arcivescovo di Mumbai. Durante il “Prabhu Yesu Mahotsav”, ha spiegato, i partecipanti
dovranno “condividere la fede in Gesù Cristo” e “illuminare l’India con il Vangelo
della carità”. Ad AsiaNews il porporato ha sottolineato il valore dell’esperienza
dei cristiani nel Paese e il valore del Congresso come occasione per far emergere
la ricchezza della vita della Chiesa indiana e sollecitarne l’impeto missionario.
“In India vivono circa 18 milioni di cattolici e ci sono decine di migliaia di sacerdoti,
religiosi e religiose sparsi per il Paese – ha detto il cardinale - Il Congresso vuole
sollecitare la loro missione ad illuminare tutta la popolazione con la luce dei valori
e degli insegnamenti del Vangelo. Questa luce si diffonde attraverso il servizio,
lo sviluppo di una sempre maggiore consapevolezza personale, e l’opera di costruzione
del Paese”. Per il cardinale la beata Madre Teresa di Calcutta è l’esempio vivo di
missione in India e per l’India: “Noi abbiamo il privilegio di averla”. In India la
Chiesa svolge un grande ruolo educativo e formativo: è il più grande fornitore di
educazione dopo il governo e scuole, università e istituti rispondono al “compito
di un’educazione integrale degli studenti, non solo cattolici, perché possano portare
un contributo effettivo alla società ed al Paese”. La Chiesa indiana è molto impegnata
anche sul fronte della salute, con una rete di dispensari, centri sanitari e ospedali
legati alla Chiesa che raggiunge tutto il Paese, comprese quelle aree rurali in cui
vivono i poveri “altrimenti esclusi dai servizi sanitari di base”. Il cardinale Gracias
ha poi spiegato che in India c’è una società “pluralistica, multi-culturale e multi-religiosa.
In questo contesto siamo chiamati a riconoscere la chiamata di Gesù, ad immedesimarci
con la cultura che ci circonda e vivere secondo le circostanze dei diversi luoghi
in cui abitiamo. La Chiesa – ha detto - è immersa nella cultura e nel contesto dell’India,
e non è un caso che celebri il suo primo Congresso missionario in concomitanza con
il Diwali, la festa indù delle luci”, quella che celebra la vittoria del bene sul
male. Il giorno di chiusura del Congresso, invece, coincide con la Giornata missionaria
mondiale. E il tema scelto per il Prabhu Yesu Mahotsav ricalca quello indicato da
Benedetto XVI per la Giornata missionaria: “Le nazioni cammineranno alla sua luce”.
(V.F.)