2009-10-08 15:33:21

Il cardinale Gracias parla del primo Congresso missionario indiano della storia


La settimana prossima a Mumbai, in India, si svolgerà il primo Congresso missionario indiano della storia. Saranno in 15 mila i partecipanti che dal 14 al 18 ottobre lavoreranno per cinque giorni nel seminario San Pio di Goregaon sul tema “Lasciate brillare la vostra luce”. Fra loro ci saranno circa 120 vescovi, e centinaia di sacerdoti, religiosi e laici. “La nostra speranza è che il Congresso missionario aiuti tutta la Chiesa indiana ad avere una maggiore consapevolezza di cosa significhi essere Chiesa, una più grande coscienza della sua vocazione e un autentico impegno a vivere da cristiani”, ha detto il presidente della Conferenza episcopale indiana, il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai. Durante il “Prabhu Yesu Mahotsav”, ha spiegato, i partecipanti dovranno “condividere la fede in Gesù Cristo” e “illuminare l’India con il Vangelo della carità”. Ad AsiaNews il porporato ha sottolineato il valore dell’esperienza dei cristiani nel Paese e il valore del Congresso come occasione per far emergere la ricchezza della vita della Chiesa indiana e sollecitarne l’impeto missionario. “In India vivono circa 18 milioni di cattolici e ci sono decine di migliaia di sacerdoti, religiosi e religiose sparsi per il Paese – ha detto il cardinale - Il Congresso vuole sollecitare la loro missione ad illuminare tutta la popolazione con la luce dei valori e degli insegnamenti del Vangelo. Questa luce si diffonde attraverso il servizio, lo sviluppo di una sempre maggiore consapevolezza personale, e l’opera di costruzione del Paese”. Per il cardinale la beata Madre Teresa di Calcutta è l’esempio vivo di missione in India e per l’India: “Noi abbiamo il privilegio di averla”. In India la Chiesa svolge un grande ruolo educativo e formativo: è il più grande fornitore di educazione dopo il governo e scuole, università e istituti rispondono al “compito di un’educazione integrale degli studenti, non solo cattolici, perché possano portare un contributo effettivo alla società ed al Paese”. La Chiesa indiana è molto impegnata anche sul fronte della salute, con una rete di dispensari, centri sanitari e ospedali legati alla Chiesa che raggiunge tutto il Paese, comprese quelle aree rurali in cui vivono i poveri “altrimenti esclusi dai servizi sanitari di base”. Il cardinale Gracias ha poi spiegato che in India c’è una società “pluralistica, multi-culturale e multi-religiosa. In questo contesto siamo chiamati a riconoscere la chiamata di Gesù, ad immedesimarci con la cultura che ci circonda e vivere secondo le circostanze dei diversi luoghi in cui abitiamo. La Chiesa – ha detto - è immersa nella cultura e nel contesto dell’India, e non è un caso che celebri il suo primo Congresso missionario in concomitanza con il Diwali, la festa indù delle luci”, quella che celebra la vittoria del bene sul male. Il giorno di chiusura del Congresso, invece, coincide con la Giornata missionaria mondiale. E il tema scelto per il Prabhu Yesu Mahotsav ricalca quello indicato da Benedetto XVI per la Giornata missionaria: “Le nazioni cammineranno alla sua luce”. (V.F.)







All the contents on this site are copyrighted ©.