Accordo fra Santa Sede e Brasile per il ruolo giuridico della Chiesa nel Paese
Ieri il Senato brasiliano ha approvato un accordo siglato da Santa Sede e Brasile
lo scorso 13 novembre, che stabilisce una nuova cornice giuridica per il ruolo della
Chiesa cattolica nel Paese, considerato lo Stato in cui vive il maggior numero di
cattolici al mondo. Il documento ratificato dalla Camera alta del Parlamento nazionale
riconosce il "diritto della Chiesa cattolica a compiere la sua missione apostolica
e garantisce l'esercizio pubblico delle sue attività, sempre nell'osservanza dell'ordinamento
giuridico brasiliano", sulla base della Costituzione e nel rispetto dello Stato laico.
Nei 20 articoli del testo si riafferma "la personalità giuridica della Chiesa e delle
sue istituzioni", fra le quali cita la Conferenza eopiscopale, le parrocchie e le
diocesi. Il documento stabilisce ambiti di cooperazione fra Chiesa e Stato, compreso
quello della "tutela del patrimonio culturale del Paese". Occasione della firma del
testo è stata la visita del presidente brasiliano Lula a Benedetto XVI. Fino ad oggi
gli aspetti giuridici del rapporto fra Santa Sede e Brasile erano sanciti da un decreto
del 7 gennaio del 1890, in cui la neonata Repubblica riconosceva la personalità giuridica
dell'istituzione religiosa. Negli accordi si spiega il ruolo della Chiesa cattolica
nel matrimonio religioso e nel servizio sociale all'interno di scuole, ospedali e
carceri. I prossimi passaggi istituzionali prevedono la promulgazione da parte del
presidente, la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale e la conseguente entrata in
vigore. (V.F.)