A Danzica le Giornate Sociali Cattoliche per l’Europa
Non si è ancora spenta l’eco del viaggio del Papa a Praga e della riunione dei presidenti
delle Conferenze Episcopali Europee a Parigi che ecco subito un altro importante appuntamento
per i cattolici del continente. Danzica, in Polonia, tiene a battesimo, da oggi pomeriggio
fino a domenica, le prime Giornate Sociali Cattoliche per l’Europa, esperienza che
nasce dichiaratamente sul modello delle Settimane Sociali di lunga tradizione, in
Paesi come Italia, Francia, Belgio, Spagna e più recentemente nella stessa Polonia.
350 delegati provenienti dagli Stati dell’Unione Europea si confronteranno sul tema
della solidarietà, scelto, non a caso, per sottolineare il particolare momento socioculturale
e politico del Vecchio Continente. Così come non è stata scelta a caso Danzica, la
città che ospita i lavori. Qui è scoppiata 70 anni fa la Seconda Guerra Mondiale,
qui è nata Solidarnosc, “solidarietà” appunto, prima decisa spallata al Muro di Berlino.
E da qui vogliono ripartire ora i cattolici per mostrare, come afferma mons. Piotr
Jarecki, vescovo ausiliare di Varsavia e presidente del Comitato organizzatore che
fa capo alla Comece, l’organismo che raggruppa gli episcopati dell’Unione, quanto
sia indispensabile e importante oggi la solidarietà fra gli uomini e le nazioni. Essa,
infatti, – ricorda il manifesto dell’iniziativa – è necessaria anche per uscire dalla
crisi e assicurare una pace durevole. Oggi pomeriggio la sessione inaugurale, con
gli interventi, tra gli altri, dell’arcivescovo della diocesi ospitante, Sławoj Leszek
Głódź, e dell’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi. (Da Danzica,
Mimmo Muolo)