2009-10-07 11:48:03

Intervento di Mons. Michael WÜSTENBERG, Vescovo di Aliwal (SUDAFRICA)


S. E. R. Mons. Michael WÜSTENBERG, Vescovo di Aliwal (SUDAFRICA)



I laici e la gerarchia spesso non sono in perfetta sintonia. È necessaria la riconciliazione in seno alla Chiesa. Un piano pastorale ha portato allo sviluppo di una comunità migliore. Questa riconciliazione in seno alla Chiesa ha inciso sull’impegno di evangelizzazione dei laici per riconciliare un mondo diviso. L’unità e cooperazione della Conferenza episcopale sostiene i laici nel creare reti di collaborazione. Le piccole comunità cristiane - radicate nella fede - collaborano nel campo sociale per trasformare la società a livello locale. Questo impegno si svolge anche attraverso diverse istituzioni. Con la mancanza, largamente constatata, di una catechesi più profonda, questo impegno in “tutti gli strati dell’umanità” richiede un’accurata formazione. Le istituzioni che lavorano a diversi livelli assistono gli operatori di pastorale e i laici con una formazione integrale. Tuttavia, occorre fare di più per creare reti solide ed efficienti. La collaborazione dei vescovi con i laici nei forum pastorali può essere ulteriormente sviluppata perfino a livello regionale o continentale. Il ministero di riconciliazione dei laici deve essere riconosciuto attraverso celebrazioni che consolidino, confermino e addirittura preparino per questa missione. L’esperienza sacramentale offre una formazione aperta al divino. La celebrazione spesso carente del sacrificio della riconciliazione durante l’Eucaristia impedisce un’esperienza regolare del rapporto intimo con Cristo, con se stessi e con gli altri. Questo squilibrio nella vita sacramentale della Chiesa deve essere eliminato per il bene della spiritualità comprensiva della riconciliazione.








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