2009-10-07 11:51:58

Intervento di Mons. Lucius Iwejuru UGORJI, Vescovo di Umuahia (NIGERIA)


S. E. R. Mons. Lucius Iwejuru UGORJI, Vescovo di Umuahia (NIGERIA)



Le multinazionali sfruttano le risorse naturali in Africa in una misura che non ha precedenti nella storia. Utilizzano le risorse che si sono accumulate in tanto tempo senza preoccuparsi se le generazioni future verranno lasciate senza mezzi di sussistenza. Questo sfruttamento sconsiderato dell’ambiente ha un impatto negativo sugli africani e minaccia le loro prospettive di vivere in pace.

Collegato a questo problema è il degrado ambientale in Africa. Aree intere vengono distrutte a causa della deforestazione, dell’estrazione di petrolio, come pure dello smaltimento dei rifiuti tossici, di contenitori di plastica e materiale in cellofan. Inoltre, l’erosione causata dall’uomo porta via terreni agricoli, distrugge le strade e insabbia le sorgenti d’acqua. Questi fattori impoveriscono le comunità africane, aumentando le tensioni e i conflitti.

I doni del creato provengono da un Padre amorevole. Ogni generazione ne ha bisogno per il proprio sostentamento. Devono essere custoditi (Gn 2, 15) e utilizzati con moderazione. Le attuali sfide ecologiche sono il risultato dei peccati dell’uomo: egoismo, avidità, mancanza di sensibilità verso i danni ambientali e incapacità di prendersi cura della terra.

La Chiesa in Africa deve suscitare una “conversione ecologica” attraverso un’educazione intensiva. Deve educare le persone in Africa ad essere più sensibili verso il crescente disastro ambientale e la necessità di ridurlo. Tutti devono essere resi sempre più consapevoli che le generazioni future hanno il diritto di vivere in un ambiente intatto e sano e di godere delle sue risorse.








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