2009-10-07 15:21:24

Inaugurazione a Roma della Mostra "Il Potere e la Grazia. I Santi Patroni dell'Europa"


Un viaggio nella storia dell’Occidente cristiano attraverso le immagini dei Santi. La mostra “Il Potere e la Grazia. I Santi Patroni dell’Europa”, curata dal Comitato di San Floriano, propone opere di più di 80 artisti, fra cui Caravaggio, Tiepolo, Van Dick, Mantegna. Ritratte le vite dei Santi che nei secoli hanno segnato la storia dei Paesi europei. Oggi l’inaugurazione della mostra che ieri è stata presentata a Palazzo Venezia, a Roma. C’era per noi Debora Donnini.RealAudioMP3

Le stigmate di San Francesco, le tentazioni dei diavoli a Sant’Antonio abate, l’estasi di Santa Caterina, Santa Elisabetta d’Ungheria che compie un’opera di carità verso una povera donna. Sono alcune delle immagini raffigurate nelle tele provenienti dai maggiori musei europei e concessi alla mostra “Il Potere e la Grazia. I Santi patroni dell’Europa”. Esposti anche diademi, icone e codici miniati. Gli autori: i più grandi artisti dell’occidente, da Caravaggio a Tiepolo. Un arcipelago di culture diverse, l’Europa, con un patrimonio comune: il cristianesimo. “Il Vangelo è la fonte da cui è scaturita la nostra civiltà”. Cita Kant mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Ma quale messaggio vuole trasmettere l’esposizione? Ci risponde mons. Ravasi:

 
“Può comunicare almeno tre significati. Il primo è sicuramente quello che per studiare la cultura europea è assolutamente indispensabile avere quel grande codice di riferimento che è la Bibbia e la cultura cristiana. La seconda considerazione riguarda proprio il rapporto tra fede e politica o, se si vuole, tra il potere e la grazia. I Santi sono un segno di trascendenza, però dall’altra parte hanno lasciato tracce profonde – pensiamo soltanto a figure come Benedetto e Francesco – a cosa hanno rappresentato per la stessa società civile e da ultimo direi che forse è anche una riscoperta della bellezza che stiamo perdendo sempre di più".

 
La mostra racconta vite di Santi, che di riflesso parlano delle storie dei popoli europei, del rapporto con principi e re, di evangelizzazione e persecuzioni, delle opere di carità della Chiesa, e dunque di potere e grazia. Una mostra che sottolinea la rivoluzione portata dal cristianesimo e resa evidente anche dalla bellezza dell’arte e dalle grandi opere di carità, come ci spiega il curatore don Alessio Geretti:

 
“L’arte che racconta l’impegno di carità e di servizio dei grandi Santi è uno dei segni in cui si manifesta la rivoluzione culturale che il cristianesimo ha introdotto nella storia della civiltà. L’Europa d’oggi, quand’anche possa continuare ad avere ospedali, scuole ed attenzioni verso gli ultimi al di là della fede degli uni o degli altri, non può ignorare che tutto questo ha avuto come inventori degli uomini che proprio a causa della loro fedeltà a Dio e al Vangelo si sono presi a cuore l’uomo concreto nella sua carne. Un tempo, forse, i grandi eroi erano i vincitori in battaglia; nell’arte cristiana sono i vincitori del male che mortifica la persona umana i veri eroi celebrati dagli splendori degli artisti”.







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