A Creta la plenaria della Commissione “Fede e Costituzione" del Consiglio Ecumenico
delle Chiese
“ Un desiderio profondo di unità spinge le Chiese a ritrovarsi a Creta per esplorare
le vie di comunioni possibili”. E’ con queste parole che mons. Gregory James Fairbanks
ha presentato al Sir lo stato d’ animo con cui i 120 membri delle rispettive Chiese
partecipano oggi alla sessione plenaria della Commissione “ Fede e Costituzione” del
Consiglio Ecumenico delle Chiese ( Wcc) presso l’Accademia ortodossa di Kolympari,
Creta, e che terminerà il 14 ottobre. Tre sono i temi principali di discussione: cosa
significa essere Chiese, le fonti dell’autorità e il discernimento morale. La Commissione
analizzerà come le Chiese arrivano a prendere posizione sulle questioni controverse
come il proselitismo, l’omosessualità e la ricerca delle cellule staminali. “Le questioni
morali- secondo quanto riferisce mons. Fairbanks- rappresentano una delle principali
sfide da affrontare , dal momento che è proprio su di esse che le diverse Chiese
non hanno le stesse visioni”. Ma alla diversità delle concezioni si accompagna anche
la speranza da parte dei presuli che le Chiese possano arrivare ad un pensiero comune.
Alla domanda di quale margine ha oggi la speranza ecumenica, don James Puglisi, direttore
del Centro Pro Unione e membro della delegazione cattolica, ha risposto che “ le Chiese
membro della Commissione Fede e Costituzione stanno lavorando a questo scopo a partire
dal 1927 , compiendo grandi passi in avanti, comprovati dal documento di consenso
su Battesimo, Eucarestia e Ministero”. (G.C.)