Terremoti, alluvioni e tsunami: emergenza in Indonesia, India, Filippine e Samoa
All’indomani dell’appello del Papa per coloro che sono stati toccati dal devastante
terremoto della scorsa settimana in Indonesia, i soccorritori hanno deciso di fermare
la ricerca dei sopravvissuti nella città di Padang, la più colpita dal sisma. Una
scelta dettata dalla necessità di bloccare la possibile diffusione di epidemie. Intanto
il bilancio, secondo l’Onu, è salito a 1.100 vittime ma sembra probabile che i morti
saranno 5 mila. Padang – secondo quanto riferito da Asianews – sembrerebbe tornare
alla normalità. Comincia a riaprire qualche negozio, sotto le tende si va a scuola
per alleviare il trauma ai bambini, l’elettricità funziona solo al 60%. Non c’è più
crisi di carburante, ma manca l'acqua potabile. Le peggiori carenze però sono sul
fronte sanitario: mancano sale operatorie e chirurghi; la maggior parte dei feriti
ha fratture ma non ci sono antibiotici a sufficienza nè ossigeno nè anestetici. Nell'isola
di Samoa, intanto, e in quelle intorno, la popolazione commemora nei luoghi di culto
le oltre 170 vittime dello tsunami che ha colpito l'isola del Pacifico la scorsa settimana.
Le autorità hanno annunciato una giornata di lutto e una grande cerimonia commemorativa.
In India la pioggia continua a cadere. L'inondazione che ha colpito gli stati del
Karnataka e dell'Andhra Pradesh in questi giorni è considerata la peggiore dal 2000.
Un altra violenta alluvione, quella che ha colpito le Filippine, ha lasciato le popolazioni
locali in una situazione di grave emergenza. "Ringraziamo Dio di essere ancora vivi
- ha detto all'agenzia Fides il parroco di Boso Boso, padre Domingo Barawid - ma abbiamo
urgente bisogno di tutto, cibo, medicine, utensili, materassi, coperte e materiale
edile per ricostruire case e luoghi di lavoro". Già la scorsa settimana il bilancio
delle vittime del tifone Ondoy aveva raggiunto quota 230 e il 40% della capitale,
Manila, è ancora sommerso dall'acqua. I centri di evacuazione per ospitare gli sfollati
sono oltre 600 e le persone colpite dall'alluvione 347 mila. (B.C. e V.F.)