Visita ad Limina Apostolorum. Dal Discorso del Santo Padre Benedetto XVI ai Vescovi
dello Zambia
13 ottobre 2006 BENEDETTO XVI INCORAGGIA I VESCOVI DELLA
ZAMBIA,
RICEVUTI PER LA VISITA AD LIMINA,
A TESTIMONIARE “LA COMPASSIONE
DI CRISTO PER I POVERI,
PER I RIFUGIATI E PER TUTTI I SOFFERENTI”
Le
sfide pastorali della Chiesa in Zambia di fronte ai recenti profondi cambiamenti politici,
sociali ed economici che hanno interessato il Paese: ne hanno parlato i vescovi africani
in visita ad Limina, incontrando stamani il Papa che li ha incoraggiati nella loro
missione di testimoniare la verità della fede. “Gioie”, “difficoltà”, “speranze”,
nelle parole dei presuli della Zambia, approdata 16 anni fa, nel 1990, alla democrazia
dopo la dittatura socialista. Benedetto XVI dopo aver ascoltato con attenzione la
relazione del presidente della Conferenza episcopale, mons. Telesphore G. Mpundu,
arcivescovo di Lusaka, ha raccomandato loro di testimoniare anzitutto “una vita di
genuino amore”, mostrando “la compassione di Cristo specialmente per i poveri, per
i rifugiati, per i malati e per tutti i sofferenti”, continuando pure “a proclamare
la necessità dell’onestà, dell’affetto familiare, della disciplina e della fedeltà,
che hanno un decisivo impatto per il benessere e la stabilità della società”. Il Papa
ha quindi sollecitato i vescovi ad insegnare ai fedeli il valore e la pratica della
preghiera, specie quella liturgica e cosi anche il valore delle forme popolari di
pietà, e il valore dell’intercessione dei santi, in particolare di Maria. Riguardo
poi i sacerdoti che possono smarrirsi “per le tante tentazioni della società contemporanea”,
il Santo Padre ha insistito di “comunicare loro la gioia di servire Dio con un giusto
distacco dalle cose di questo mondo”. I vescovi dello Zambia da parte loro hanno
evidenziato luci ed ombre di una giovane democrazia che oggi vede la Chiesa prendere
sovente posizione ed alzare la voce in difesa dei diritti umani, della giustizia,
della moralità nella vita pubblica, specie nella sfera politica. Una Chiesa alle prese
con gravi problematiche sociali, che la impegna sui fronti della famiglia, dell’educazione,
della salute, in particolare per contrastare la diffusione dell’Aids, che colpisce
quasi il 20 per cento della popolazione. Una Chiesa che s’interroga sulla formazione
del clero e dei religiosi. Speciale ringraziamento i presuli africani hanno infine
rivolto alla Santa Sede per “gli straordinari sforzi” compiuti per riconciliare alla
Chiesa l’arcivescovo Emmanuel Milingo, dichiarandosi “estremamente addolorati per
le recenti attività” del presule “che lo hanno portato a rompere con Roma”, assicurando
di pregare per la sua “conversione”, ribadendo che “i fedeli nella Zambia sono uniti
nella fede e sono in piena comunione” con loro e con il Papa, e cogliendo questa occasione
per esprimere “amore filiale”, “lealtà e solidarietà” a Benedetto XVI. (Roberta
Gisotti)