Zimbabwe: ancora in fuga la popolazione. MSF denuncia le condizioni di vita inaccettabili
Violenze, abusi sessuali, condizioni di vita inaccettabili e gravi carenze nell'accesso
alle cure mediche essenziali è ciò che caratterizza le vite di migliaia di cittadini
dello Zimbabwe in Sud Africa. Lo denuncia il rapporto di Medici Senza Frontiere dal
titolo "Nessun rifugio, accesso negato: i bisogni medici e umanitari dei cittadini
dello Zimbabwe in Sud Africa". "Ogni giorno - spiega Rachel Cohen, - capo missione
Msf in Sud Africa - migliaia di cittadini dello Zimbabwe continuano ad attraversare
il confine verso il Sud Africa, in fuga da crisi economica, insicurezza alimentare,
disordini politici e dal collasso totale del loro sistema sanitario", afferma . "Ogni
mese – aggiunge il coordinatore medico Eric Goemaere – ne vediamo migliaia malati
di HIV o tubercolosi, feriti, traumatizzati, sia a Johannesburg che a Musina. Vengono
da noi perché non hanno nessun altro luogo dove andare". Msf è testimone “del fallimento
del governo del Sud Africa – conclude Cohen in un'intervista riportata dall'Agenzia
Sir -, ma anche delle agenzie delle Nazioni Unite, nel rispondere ai bisogni medici
e umanitari di base dei cittadini vulnerabili dello Zimbabwe. Il recente annuncio
del ministero dell'Interno di un nuovo sistema per regolarizzarne lo status e per
interromperne la deportazione sistematica è un segnale incoraggiante” ma "queste misure
devono essere tradotte in un miglioramento tangibile nella loro vita, occorre fare
di più per mettere in salvo le migliaia di persone che hanno perso tutto". (C.S.)