Namibia: nuovo appello delle Chiese cristiane in vista delle prossime elezioni
Nuovo appello alla calma delle Chiese cristiane della Namibia in vista delle elezioni
presidenziali e legislative del prossimo mese di novembre. In una dichiarazione congiunta,
il Consiglio delle Chiese della Namibia (CCN), di cui è membro anche la Chiesa cattolica,
esorta tutti i partiti in lizza a condurre una campagna elettorale civile e a garantire
elezioni “pacifiche”. La dichiarazione, firmata dal presidente della CCN, il pastore
luterano Erich Hertel, è stata diffusa nei giorni scorsi al termine di una riunione
a porte chiuse promossa dallo stesso Consiglio con i principali esponenti politici
del Paese. L’incontro – riferisce il quotidiano on-line “The Namibian”, ripreso dall’agenzia
Apic - era stato convocato dopo un’aggressione avvenuta il 14 giugno scorso contro
il villaggio natale dell’ex Presidente Sam Nujoma, nel nord-est del Paese. L’esponente
politico ha attribuito la responsabilità dell’episodio alla Chiesa evangelico-luterana
tedesca (GELC) accusata di “collaborare con il nemico prima dell’indipendenza” e di
essergli ancora ostile. Accuse a cui il capo della GELC ha risposto esortando, dal
canto suo, tutti i partiti a garantire elezioni libere, giuste, leali e nel rispetto
assoluto dell’avversario. L’appello delle Chiese cristiane della Namibia segue il
comunicato diffuso lo scorso aprile in cui esse avevano espresso la loro preoccupazione
per l’intensificarsi delle violenze politiche nel Paese con l’avvicinarsi del voto.
Le violenze sono iniziate alla fine del 2007, quando alcuni esponenti della SWAPO,
l’Organizzazione del Popolo del Sud-Ovest Africano” (al potere dall’indipendenza del
Paese nel 1990, ndr) sono usciti dal partito per costituire una nuova formazione politica,
l’Unione per la Democrazia e il Progresso (RDP). Da allora si sono moltiplicati gli
scontri tra le due parti. (L.Z.)