Kenya: i Superiori Maggiori chiedono che il Sinodo affronti il problema dei conflitti
in Africa
“Oltre ad affrontare le questioni dell’evangelizzazione, dello sviluppo, della giustizia
e della pace è fondamentale che il prossimo Sinodo metta in evidenza l’importanza
cruciale della questione della soluzione dei conflitti e della riconciliazione in
Africa”. Lo rileva la Conferenza dei Superiori Maggiori del Kenya in un documento
di riflessione pubblicato in questi giorni in vista dell’ormai imminente inizio dell’Assemblea
sinodale. Secondo i religiosi keniani, “la riconciliazione è una dimensione imprescindibile
dell’evangelizzazione” che richiede la conoscenza e la capacità di risolvere i problemi
di fondo che sono all’origine dei conflitti nel continente (scarsità di risorse, assenza
dello Stato, cambiamenti culturali, proliferazione delle armi ecc.). “Impegnarsi nell’evangelizzazione,
in attività umanitarie e di sviluppo senza cercare di capire le cause alla radice
dei conflitti e senza acquisire una padronanza delle tecniche e delle procedure per
la loro soluzione – sottolinea il documento - non produrrà mai la pace”. Questo perché
in situazioni di conflitto “il Vangelo e i suoi valori e ideali di liberazione, giustizia,
pace, di sviluppo difesa dell’integrità del creato non possono attecchire”. La missione
della Chiesa ne risulta pertanto indebolita. Per rendere più incisiva la sua azione
per la pace e la riconciliazione i Superiori maggiori del Kenya sottolineano quindi
la necessità di formare personale laico e religioso con le competenze necessarie “a
trasformare situazioni conflittuali in contesti autenticamente pacificati e riconciliati”.
(L.Z.)